Di Maio contro Padoan: al ministero vipere del Pd per screditare il Dl Dignità
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Di Maio contro Padoan: al ministero vipere del Pd per screditare il Dl Dignità

Giggino smentisce la perdita dei posti del lavoro e M5s minaccia vendetta: cacceremo dal ministero quelli della vecchias gestione

Di Maio e Salvini
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14 Luglio 2018 - 18.58


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Caccia all’uomo. Caccia alle spie. Piazza pulita. Insomma un piglio autoritario nel cacciare gli avversari: ora Luigi Di Maio ipotizza un complotto Pd per denigrare il decreto Dignità: “Quel numero, che per me non ha alcuna validità, è apparso nella relazione al decreto la notte prima che il dl venisse inviato al Quirinale. Non è un numero messo dai miei ministeri o altri ministri. La verità è che questo dl ha contro lobby di tutti i tipi”.
L’episodio sugli 8.000 posti in meno è ritenuto, all’interno del M5s, “gravissimo” e la vicenda potrebbe non passare senza conseguenze. “Fare pulizia” nella Ragioneria dello Stato e al ministero dell’Economia, è l’intento annunciato da fonti qualificate del Movimento. La tabella del Dl dignità sarebbe stata – è l’accusa – “spuntata di notte”: il sospetto è che vi siano responsabilità di uomini vicini alla squadra dell’ex ministro Pd, Padoan. L’idea, allora, sarebbe uno spoil system per “togliere dai posti chiave chi mira a ledere l’operato di governo e M5s. Abbiamo bisogno di persone di fiducia, non di vipere”.
Non si è fatta attendere la risposta del Mef: “Le relazioni tecniche sono presentate insieme ai provvedimenti dalle amministrazioni proponenti, cosi’ anche nel caso del decreto dignità, giunto al Mef corredato di relazione con tutti i dati, compreso quello sugli effetti sui contratti di lavoro della stretta anti-precari”. Sempre dal ministero dell’Economia specificano che la Ragioneria generale dello Stato prende atto dei dati riportati nella relazione per valutare oneri e coperture.
 Coinvolto indirettamente, l’ex ministro Pier Carlo Padoan nega qualsiasi insinuazione. “Se pensano che qualcuno della mia ex squadra si sia comportato scorrettamente, magari perché sobillato, lo respingo sdegnosamente: sarebbero accuse di gravità incredibile”. “Il dl dignità e la relazione tecnica sono predisposti dal ministero del Lavoro: mi auguro abbiano fatto un lavoro corretto perché sarà alla base delle decisioni del Parlamento – aggiunge – . Quanto allo spoil system, è nelle prerogative di ciascun ministro”.

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