«Fino ad ora noi siamo stati sempre molto coerenti. E appoggeremo il governo M5s-Lega tutte le volte che i provvedimenti di questo esecutivo collimeranno con la nostra visione. Può darsi che dovremmo uscire da questa situazione di stallo, ma non dipenderà solo da noi, dipende da come evolverà la politica del governo. Se dovesse evolvere in peggio, avremmo una linea sempre più dura, ma se dovesse evolvere in meglio, nulla è escluso».
Questo significa che in futuro FdI potrebbe ritrovarsi con un piede dentro la maggioranza? «Lo ribadisco, fino ad adesso Fdi ha dato grande prova di coerenza. Sia chiaro: non abbiamo certo nei nostri canoni un’alleanza con i Cinquestelle, anche se su alcuni temi siamo più vicini noi della Lega a M5s. Basti pensare alle cosiddette pensioni d’oro: questo è un tema che ha posto Meloni, prima di tutti… Saremo, invece, sempre contrari a quelle tesi veterocomuniste e di stampo assistenzialista dei Cinquestelle e per questo motivo, salvo novità oggi non prevedibili un’intesa con i pentastellati non può rientrare nei nostri canoni di alleanza».
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