Mario Vallone, coordinatore dell’Anpi Calabria, lancia un appello sdegnato su Facebook contro la vergognosa mozione del Viminale di deportare i migranti di Riace, smantellando di fatto il modello dell’accoglienza ideato da Mimmo Lucano, ancora ai domiciliari per “reato di solidarietà”.
“Disprezzo per la vita umana e crudeltà senza limiti” scrive Vallone, “Non ci sono altre definizioni per commentare la scelta del Viminale di trasferire centinaia di migranti presenti nel comune di Riace. Una moderna deportazione giustificata da ‘irregolarità contabili’. Dopo tanto parlare di integrazione si attacca in maniera pretestuosa una delle poche realtà dove l’accoglienza si è praticata davvero consentendo una pacifica e duratura convivenza tra immigrati e popolazione locale. Un’esperienza conosciuta, apprezzata ed esaltata in tutto il mondo come modello positivo viene smantellata per puro calcolo politico di un ministro che utilizza il dramma dei migranti per qualche voto in più. Dopo i casi delle navi Acquarius e Diciotti; dopo la scelta infamante dei porti chiusi, oggi tocca a Riace. Non si fermerà da sola questa escalation di incitamento all’odio. È necessaria la mobilitazione. Il nostro paese non può tollerare ulteriormente il sistematico attacco ai principi fondamentali della nostra Costituzione con i suoi doveri di accoglienza e solidarietà”