“Il mio Paese è quello che si ribella a questa idea di apartheid e in poche ore raccoglie 90mila euro per garantire i diritti di tutti”. Dopo il caso Lodi, e le polemiche sollevate dall’accesso diversificato all’asilo nido per i bambini stranieri, arrivano le parole di Laura Boldrini, ex presidente della Camera ed esponente di Leu. Boldrini ha duramente criticato quanto accaduto nel comune lombardo dove l’accesso al nido non è uguale per tutti.
Il regolamento discriminatorio indetto dalla sindaca Sara Casanova della Lega ha fatto subito partire una raccolta fondi per i bambini migranti di Lodi. Secondo il regolamento comunale gli stranieri hanno l’obbligo di presentare documentazione di nullatenenza del paese di origine, pena lo scatto alla fascia più alta del reddito Isee e l’esclusione dalla mensa scolastica e dallo scuolabus. La raccolta in poche ore ha già raggiunto 90mila euro, una cifra così alta che il Comitato Coordinamento Uguali Doveri si è visto costretto a chiedere di interrompere le donazioni.
“Il mio Paese – ha scritto su Twitter Laura Boldrini – non è quello in cui nelle mense scolastiche i bambini vengono smistati a seconda della nazionalità dei loro genitori. Il mio Paese è quello che si ribella a questa idea di apartheid e in poche ore raccoglie 90mila euro per garantire i diritti di tutti”.
Intanto prosegue la mobilitazione a Lodi. Per domani, martedì 16 ottobre, è in programma un presidio in Piazza Broletto, sotto la sede del Municipio.