Tria risponde a Bruxelles sulla manovra: "consapevoli di non essere in linea con le regole Ue"
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Tria risponde a Bruxelles sulla manovra: "consapevoli di non essere in linea con le regole Ue"

La lettera di risposta del ministro dell'Economia alla Commissione europea dopo i durissimi rilievi sul Def: "scelta difficile ma necessaria. Pronti a intervenire se deficit e debito non in linea con quanto programmato"

Giovanni Tria
Giovanni Tria
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22 Ottobre 2018 - 12.52


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“Una scelta difficile ma necessaria”. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha inviato la lettera di risposta alla Commissione Ue, dopo i durissimi rilievi di Bruxelles sulla manovra del popolo del governo gialloverde. Nel documento Tria sostiene di essere consapevole della “deviazione difficile ma necessaria” della manovra. Assicura che “non espone a rischi la stabilità finanziaria dell’Italia né degli altri Paesi dell’Ue” e che il governo interverrà “qualora i rapporti deficit/Pil e debito/Pil non dovessero evolvere in linea con quanto programmato”.
“Il governo italiano, per quanto riguarda il deficit strutturale – si legge nel documento firmato dal ministro dell’Economia – è cosciente di aver scelto un’impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di Stabilita e Crescita. E’ stata una decisione difficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre-crisi e delle drammatiche condizioni in cui si trovano gli strati più svantaggiati della società italiana”.
“La manovra – scrive Tria nella risposta a Bruxelles – non espone a rischi la stabilità finanziaria dell’Italia né degli altri paesi dell’Unione europea. Riteniamo infatti che il rafforzamento dell’economia italiana sia anche nell’interesse dell’intera economia europea”.
“Il governo – spiega il ministro dell’Economia – è fiducioso di poter far ripartire gli investimenti e la crescita del pil e che il recente rialzo dei rendimenti sui titoli pubblici verrà riassorbito quando gli investitori conosceranno tutti i dettagli delle misure previste dalla legge di bilancio”.
Poi il tentativo di rassicurare i partner europei. “Qualora i rapporti deficit/Pil e debito/Pil – si legge nella lettera di Tria – non dovessero evolvere in linea con quanto programmato, il Governo si impegna a intervenire adottando tutte le necessarie misure affinché gli obiettivi indicati siano rigorosamente rispettati. Il posto dell’Italia è in Europa e nell’area euro”.

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