“Alla Leopolda non ho visto il simbolo del Pd, evidentemente Renzi si vergogna e ha in testa altro”. Sono alcune delle considerazioni di Francesco Boccia, deputato Pd e candidato alla segretaria del partito.
Durissimo l’attacco all’ex premier Matteo Renzi. “Io sto girando in lungo e in largo l’Italia tra i mercati – ha detto Boccia a Radio Cusano Campus – se Renzi venisse con me nei mercati, senza il codazzo di figuranti, e sentisse le signore che contano i centesimi quando fanno la spesa, capirebbe perché nei luoghi in cui prendevamo il 60% oggi prendiamo il 15”.
“Siamo apparsi come lontani dalle povertà – ha proseguito Boccia – dai luoghi del bisogno. Dopodiché io non penso che la soluzione sia Salvini ed è quello che mi sto sforzando di dire a tutti. Le risorse per la flat tax che serve solo ai ricchi vanno date tutte alla scuola. Proviamo a dargliela noi una spinta all’ascensore sociale. Quando investi sul lavoro, anche i sussidi come il reddito di cittadinanza diventa inutile. Queste cose noi non le abbiamo fatte e non le fa neanche Salvini. Per questo sostengo il dialogo col M5s, perché lì dentro c’è una parte di nostri elettori”.
“Non ho visto – ha aggiunto Boccia – il simbolo del Pd alla Leopolda, chi si vergogna del Pd evidentemente ha in testa altro. Io non mi vergogno del Pd, non l’ho ridotto io in queste condizioni, anche se mi sento responsabile anch’io di questa situazione. Se faccio un’iniziativa politica io il simbolo del Pd me lo metto addosso. Non ce l’ho con Renzi, il problema è che lui non fa l’analisi critica e seria degli errori che abbiamo fatto”.
Infine una considerazione sul Congresso. “Non so se Minniti si candiderà – ha concluso Boccia – mi pare nascesse come candidatura di Renzi. Conoscendo Minniti penso che quando deciderà di candidarsi lo farà autonomamente”. Ogni candidatura autonoma è faticosa, se non devi portarti appresso l’apparato devi girare tanto per tutto il Paese.
Argomenti: matteo renzi