Che dire? Nel vedere questo esponente ‘salvinano’ del glorioso Partito Sardo d’Azione l’immenso Emilio Lussu si sarà rivoltato nella tomba.
Una nobile tradizione politica finita nelle maglie dei reazionari fascistoidi, gli stessi combattuti da Lussu per tutta la vita.
Così il senatore sardo della Lega, Pasquale Pepe, durante le dichiarazioni di voto al Senato sul decreto anticorruzione, ha aperto una parantesi sul “caso Sofri” e si è lasciato andare alla sua ignoranza: “Ora speriamo che il presidente Bolsonaro lo faccia rientrare nelle patrie galere a scontare i crimini schifosi dei quali è responsabile”.
Sofri, Brasile, Bolsonaro: parole a vanvera. Ma i suoi colleghi, tutti compiti nei banchi di Palazzo Madama, lo applaudono.
L’ennesimo incompetente che siede in questo parlamento e il video è diventato virale in poche ore. In Brasile c’è il caso Battisti: è ricercato in Italia perché condannato in contumacia per vari omicidi commessi da un gruppo terroristico (i Pac: proletari armati per il comunismo) a cavallo tra gli anni 70 e 80.
Adriano Sofri, invece è il fondatore di Lotta Continua, vive a Pisa, ha subito una condanna per l’omicidio del commissario Luigi Calabresi, ha affrontato il processo con grande dignità, non è fuggito all’estero come avrebbe potuto fare e ha scontato la pur dichiarandosi sempre innocente.
Ma che ne sanno? Tra l’altro la vice-presidente del Senato che presiedeva la seduta, l’improbabile Paola Taverna, lungi dall’essersi accorta della scempiaggine ha chiesto al senatore di non divagare che sul resto c’era la magistratura. Battisti o Sofri che ne sa quest’altra miracolata della politica? Zero.
Il senatore della @LegaSalvini Pepe ha chiesto a #Bolsonaro l’estradizione di Adriano Sofri confondendolo con Battisti..
Il tutto mentre @PaolaTavernaM5S, al posto di correggerlo, dice che se ne occuperà la magistratura.
Non conosco la storia.
Parlano a vanvera. pic.twitter.com/obk8L5mA0Y— Tommaso Ederoclite (@ederoclite) 14 dicembre 2018