Lo stallo Sea Watch non accenna a sbloccarsi. La polemica politica non si arresta e, tra le tante voci, si sentono quelle di due donne. Entrambe di Forza Italia, non si discostano dalla linea del loro partito sull’immigrazione clandestina, ma chiedono che quei 47 migranti a bordo dell’imbarcazione dell’ong siano fatti sbarcare. Sono Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo. La prima ammonisce: “La lotta all’immigrazione clandestina: “La lotta agli scafisti deve essere una priorità assoluta ma non si combatte facendo prigioniere le loro vittime”.
La seconda ieri, 27 gennaio, è salita a bordo della Sea Watch, insieme a due deputati di partiti diversi, Nicola Fratoianni e Riccardo Magi, per accertarsi delle condizioni dei migranti. Il suo gesto ha generato scompiglio, quasi una spaccatura, all’interno del suo partito. Lei, che non aveva condiviso con nessuno la sua scelta, non si è scomposta e ha risposto: “Non si può girare la testa dall’altra parte, non è la mia natura”.
Mara Carfagna è intervenuta sul tema con un video su Facebook: “Prendersela con il più piccolo del cortile è da codardi e da vigliacchi. Uno Stato forte non lo fa: lo fa uno Stato debole che proprio perchè è debole ha bisogno di mostrare i muscoli – ha affermato – Uno Stato forte ripulisce le vie, i quartieri e le stazioni ostaggio dell’immigrazione illegale e della micro-criminalità, mettendo alla porta immediatamente chi non ha diritto a stare nel nostro Paese”.
Ieri era stata tra i pochissimi esponenti di Forza Italia a spendersi a favore della collega Stefania Prestigiacomo: “Dispiace che il Ministro Salvini accusi tre parlamentari di aver violato la legge, dimenticando che le prerogative ispettive dei parlamentari sono dovere ed obbligo a difesa dello Stato e dei cittadini che essi rappresentano”, aveva affermato, difendendo la scelta della deputata di Fi di salire sulla nave.