Paola Taverna dell’aria di crisi se ne frega: perché, ne è convinta, “Salvini senza i cinque stelle non va da nessuna parte”. Poco importano i risultati elettorali in Sardegna e in Abbruzzo; poco importa Beppe Grillo contestato, poco importa lo scontro sulla Tav; per la fedelissima di Luigi Di Maio, pronta sempre a minacciare espulsioni per chi osa anche solo pensare contro il vertice del Movimento “la crisi non ci sarà”.
“Non posso pensare che Matteo Salvini faccia cadere il Governo sul Tav, non vedo che convenienza avrebbe sul piano politico” dice la statista Taverna, “al limite Salvini potrebbe aver voglia di tornare al voto, ma non credo che ne avrebbe grandi vantaggi a poche settimane dalle Europee. Anche perché non so chi tra noi e il Carroccio ci guadagnerebbe di più in termini di consenso. E comunque ricordo che la legge elettorale è rimasta quella dell’anno scorso”.
E sulla Tav? La senatrice tira dritta e scarica tutta la responsabilità su Salvini: “Se avessimo avuto piena fiducia in lui non ci sarebbe stato bisogno di sottoscrivere un Contratto di Governo. Lo abbiamo firmato sperando nella sua lealtà, nei confronti degli italiani e del Movimento. E in queste ore gli stiamo proprio dicendo questo, ossia che non sta rispettando il Contratto. E quota 100, il reddito di cittadinanza, i soldi ai truffati dalle banche? Evidentemente non gli interessano molto”.
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