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Carla Nespolo, presidentessa dell’Anpi giustamente non perdona e risponde dura alle assurde dichiarazioni di Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo.
“Il fascismo ha fatto cose buone? Tajani lo vada a dire in Etiopia dove intere popolazioni, bambini, donne, uomini, del tutto innocenti, sono state sterminate dall’uso, voluto da Mussolini, dei gas. L’aggressione all’Albania, alla Grecia e alla Jugoslavia? L’onorevole Tajani, lo ignora”.
E aggiunge: “Derubricare il delitto Matteotti come un semplice incidente di percorso in un cammino tutto sommato pacifico, è quanto di più disgustoso si potesse sentire”.
Fanno ancora discutere e scuotono più esponenti politici le affermazioni di Antonio Tajani rilasciate durante un’intervista a La Zanzara, il programma di Radio 24, nel quale ha sostenuto che Mussolini abbia fatto cose positive per l’Italia.
La sinistra e i Verdi hanno preteso che o porgesse le scuse o si dimettesse, sostenendo che il presidente stia usando il Parlamento europeo per la campagna elettorale.
Si espongono persino i cinquestelle, attraverso il sottosegretario Stefano Buffagni che su Twitter commenta: “Tajani svela il suo volto; si vergogni per ciò che ha detto su Mussolini. Tra leggi razziali, omicidio Matteotti e gli anni bui della democrazia ricordo che la nostra costituzione si basa su altri valori. Orgoglioso di essere diverso da loro!”.
Più incisivo Francesco D’Uva, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, che lapidario asserisce: “Eviti di dire stupidaggini”.
Romano Prodi a radio Capital commenta: “Il peso della storia è sempre grande. La storia è la storia. E poi viene anche strumentalizzata. Quell’affermazione, che poi distingue guerra e non guerra, è molto discutibile. La guerra si era preparata da una politica precedente, non è che sia arrivata improvvisamente”.
Carlo Calenda del Pd sottolinea quanto sia sconvolgente una dichiarazione simile da parte di un uomo che ricopre il ruolo di presidente del Parlamento europeo: “Stiamo perdendo il senso del limite, Tajani è inadeguato al suo ruolo”.
Nel mentre arrivano le scuse (e non certo le dimissioni) di Tajani: “Da convinto anti-fascista mi scuso con tutti coloro che possano essersi sentiti offesi dalle mie parole, che non intendevano in alcun modo giustificare o banalizzare un regime anti-democratico e totalitario”.
Nel mentre arrivano le scuse (e non certo le dimissioni) di Tajani: “Da convinto anti-fascista mi scuso con tutti coloro che possano essersi sentiti offesi dalle mie parole, che non intendevano in alcun modo giustificare o banalizzare un regime anti-democratico e totalitario”.