La paura del processo fa novanta: Salvini piagnucola in Senato
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La paura del processo fa novanta: Salvini piagnucola in Senato

Il macho che parlava di pacchia e crociera in Aula fa il contrito padre di famiglia.

Matteo Salvini
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20 Marzo 2019 - 10.56


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L’Aula del Senato nega l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Anche se i risultati sono parziali perche si potrà votare fino alle 19, dal tabellone elettronico si può vedere una prevalenza di voti verde. Che significa voto a favore della relazione della giunta che chiedeva di non rinviare a giudizio il ministro Salvini. Il risultato sarà ufficializzato alle 19 con la chiusura delle votazioni.

L’intera giornata del Senato della Repubblica è dominata dal caso Diciotti,
 con l’aula di Palazzo Madama chiamata a decidere se concedere l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Il voto, previsto per le ore 13, sarà palese senza proclamazione immediata del risultato. Infatti i senatori che non hanno partecipato alla votazione potranno comunicare il proprio voto palese ai senatori segretari, che ne terranno nota in appositi verbali fino alla chiusura delle operazioni di voto, prevista alle 19.

Un Matteo Salvini visibilmente emozionato, che non nega la tensione.
“Scusate, non mi emoziono quando parlo, ma quando c’è di mezzo un reato e di solito vado a braccio ma… Quando si mette in dubbio che col mio lavoro abbia abusato della mia carica per qualcosa che ho fatto, faccio e rifarò per difendere i miei figli, mi emoziono. Meno partenze, meno sbarchi e meno morti con noi: qualcuno invece dei porti voleva i cimiteri aperti”…

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“Per andare a processo dovrei mentire a questo Senato, agli italiani, dovrei dire che non ho fatto l’interesse pubblico” ha affermato in Aula il ministro Salvini.
“Non sarò mai il ministro che lascia morire una sola persona nel Mare Mediterraneo senza muovere un dito” ha aggiunto, sottolineando che “noi soccorriamo tutti”…
“Chi sta collaborando allo stroncare il traffico di esseri umani sta dando una mano a chi combatte il business dell’immigrazione clandestina. Io e il governo a cui mi onoro di appartenere non saremo mai complici dei trafficanti di droga e di armi”…
“Il Governo ha sviluppato misure e azioni per la lotta al contrasto dell’immigrazione clandestina e ringrazio i colleghi 5 Stelle perché le cose si fanno in due, evidentemente”.

Quando Salvini sta per concludere il suo intervento, ha un attimo di esitazione.
“Amo l’Italia e miei figli e il mio lavoro, mi ritengo un ragazzo fortunato, ringrazio il buon Dio e gli italiani”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini fermandosi un attimo.
Poi riprende: “Ringrazio il buon Dio e gli italiani per l’onore di poter difendere con il mio lavoro che penso di svolgere con onestà, buon senso, coraggio. Comunque votiate vi ringrazio, siate certi che continuerò il lavoro senza nessuna paura, sennò farei un altro mestiere”.

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