Dopo L'Ue anche l'Oim smentisce la propaganda di Salvini: La Libia non è un porto sicuro
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Dopo L'Ue anche l'Oim smentisce la propaganda di Salvini: La Libia non è un porto sicuro

L'Oim, L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, era stata citata da Salvini come garante della sicurezza dei porti libici. Cosa che non è affatto vera

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29 Marzo 2019 - 20.23


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Non bastava L’Unione Europea a sbugiardare Salvini: le menzogne del Ministro dell’Interno, che aveva affermato che la Libia era stata nominata porto sicuro dall’Unione Europea – che ha smentito – e anche dall’Oim, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Che ha, ovviamente negato tutto: “la Libia non è un porto sicuro e noi non possiamo garantire la protezione dei migranti”. Non solo perché la situazione del Paese libico è instabile e pericolosa, ma soprattutto perché dopo lo sbarco – spiega l’Organizzazine – i migranti sono spesso trasferiti in “centri di detenzione gestiti dal governo sui quali l’Oim non ha nessuna autorità”, e “le condizioni inaccettabili e inumane di questi centri sono ampiamente documentate”.
“In riferimento alle proprie attività in Libia, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni intende precisare di aderire alla posizione Onu secondo la quale la Libia non può ancora essere considerata un porto sicuro”, sottolinea in una nota l’Organizzazione, spiegando:”L’Oim in Libia è presente, ed è attiva ai punti di sbarco, dove fornisce una prima assistenza ai migranti soccorsi in mare. Dopo lo sbarco i migranti sono però spesso trasferiti in centri di detenzione gestiti dal governo sui quali l`Oim non ha nessuna autorità. Si tratta di centri chiusi, e la detenzione di uomini, donne e bambini al loro interno è da considerarsi arbitraria. Le condizioni inaccettabili e inumane di questi centri sono ampiamente documentate”.
“In generale – conclude l’organizzazione – la situazione nel Paese rimane molto pericolosa e l`Oim non può garantire la protezione dei migranti in Libia”.

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