Gli estremisti di destra di Afd: "Siamo alleati con Salvini, anche se ci chiamano Nazi-Keule
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Gli estremisti di destra di Afd: "Siamo alleati con Salvini, anche se ci chiamano Nazi-Keule

Joerg Urban, presidente dell'AfD in Sassonia, replica a Di Maio: "Quando non si hanno argomenti tirano fuori la storia del negazionismo"

Salvini incensato dagli estremisti di destra tedeschi di Afd
Salvini incensato dagli estremisti di destra tedeschi di Afd
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7 Aprile 2019 - 09.19


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Una finta lite per fare il buono e il cattivo e cercare di riposizionarsi in vista delle elezioni europee.
Perché Di Maio è corresponsabile alla pari di Salvini dell’ondata xenofoba, della criminalizzazione delle Ong, del fatto che i fascisti facciano i loro porci comodi protetti dalle autorità e dalle esternazioni fasciste dei loro alleati.
E quindi che vogliono i M5s? Se fossero stati minimamente coerenti dovrebbero staccare la spina. Ma urlano contro il vento in favore di telecamere, ma l’alleato che flirta con i post-nazisti se lo tengono stretto.
“Anche se non parte da noi, l’AfD ha un grosso interesse a costruire un forte gruppo critico della Ue nel nuovo Parlamento europeo. In questa fase l’impulso principale viene dalla Lega di Matteo Salvini e questo ci sta bene. Vedremo come evolve la cosa, anche rispetto al Fidesz di Viktor Orban che in questa fase è ancora nel Partito popolare europeo. Ma per il momento la forza trainante in questa direzione è la Lega”.
Lo ha detto Joerg Urban, il presidente dell’AfD in Sassonia. Sul fatto che il vicepremier Luigi Di Maio abbia accusato Salvini di volersi alleare con i “negazionisti dell’Olocausto”, alludendo a AfD, Urban risponde: “Non so cos’abbia in testa Di Maio quando parla di negazionisti, ma è chiaro che i partiti in Italia funzionino esattamente come in Germania: quando non hanno più argomenti, allora ricorrono a quella che noi chiamiamo Nazi-Keule (la clava del nazismo, ndr)”.

Alla domanda su che cosa abbiano in comune con la Lega, risponde: “Entrambi vogliamo ridimensionare le competenze dell’Ue, riportando a livello nazionale molte decisioni. Certo su temi concreti di politica economica e sociale ci sono differenze. Ma in questa fase hanno un ruolo secondario. Ciò che conta è rinazionalizzare molte delle attuali competenze dell’Unione, cioè ri-trasferire sovranità da Bruxelles agli Stati”.

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