Edoardo Bennato, prima che fosse rapito dal grillismo, cantava dell’isola che non c’è seguendo le suggestioni di Peter Pan.
E adesso il Grillo a cui Bennato sembra essere diventato devoto parla dell’Italia che non c’è. Ovvero di un’Italia che esiste solo nella sua fantasia ma non certo in quella che vedono i romani tra buche, traffico e immondizia, i migranti bastonati e vessati con i porti chiusi dal duo Salvini-Toninelli e dagli italiani che vedono la crisi davanti agli occhi mentre i gialloverdi sono riusciti a far crescere il debito a ritmo doppio rispetto a prima.
In poche parole un paese incattivito e reazionario con incompetenti e arroganti al governo.
Ma il comico genovese racconta una storia diversa: “La rete ha portato un Movimento nato spontaneamente e senza grandi velleità a governare ora il Paese con un’altra forza politica. Siamo passati dall’essere un partito di opposizione, di grido contro la politica a trovarci a farla la politica, una politica nuova. E adesso, in setto otto mesi, stiamo portando a casa dei risultati straordinari”.
Lo ha detto Beppe Grillo durante una conferenza alla Camera Alta del Parlamento giapponese dove ha parlato di democrazia diretta e della rivoluzione “antropologica” che ha indotto.
“Ma la grande efficacia del M5s è stata la rivoluzione antropologica che ha portato: abbiamo cambiato le persone. Per fare una rivoluzione prima devi cambiare una persone: noi abbiamo messo delle persone che non avessero sospesi con la legge, etiche, oneste e che non avevano fatto politica prima” spiega Grillo alla platea.
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