Raggi: "Noi stufi delle sue chiacchiere sulla pelle dei romani"
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Raggi: "Noi stufi delle sue chiacchiere sulla pelle dei romani"

La sindaca replica alle accuse del vice premier leghista e chiede "risposte concrete" dallo Stato "o c'è CasaPound"

Salvini e Raggi
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15 Aprile 2019 - 07.56


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Per Virginia Raggi c’è una spina nel fianco che si chiama Matteo Salvini, che twitta o dichiara a raffica contro la sua amministrazione a Roma. “Io non ci sto. Non si può giocare la campagna elettorale sulla pelle dei romani. Basta” dice al Messaggero la prima cittadina della Capitale, una 5 stelle che non conosce nel suo territorio l’alleanza con la Lega. “Al di là delle appartenenze politiche, devo e voglio difendere la mia città. Siamo stanchi delle sue chiacchiere”.

L’ennesimo scontro, dopo che pubblicamente Matteo Salvini ha parlato della gente che lo reclama come sindaco di Roma o che reclama la Lega per l’amministrazione della città. “Matte’ magna tranquillo” fu la replica della sindaca e del Movimento 5 stelle, con tanto di hashtag dedicato. Poi le ultime accuse sui rifiuti in città.

“Per togliere la spazzatura non serve assolutamente uno scienziato, ma sono necessari duro lavoro e costanza. Che siamo sotto attacco, credo che sia innegabile, visti i continui incendi agli impianti, ai cassonetti, alle isole ecologiche, e che la Regione Lazio non abbia un numero di impianti adeguato ai rifiuti prodotti nella regione stessa è sotto gli occhi di tutto. Di certo, non bastano due tweet e qualche battuta a effetto”

Manca ancora da tempo l’assessore e per la sindaca verrà scelta “presto”. C’è poi il nodo del debito di Roma, su cui sta lavorando attivamente la vice ministra M5S all’Economia, Laura Castelli, ma che vede i leghisti piuttosto scettici. Salvini non ci sta a pagare per errori commessi da altri.

“Oggi il debito di 13 miliardi che il centrodestra nel 2008 ha addossato in parte a Roma e in parte all’Italia, aprrendo la gestione commissariale, costa 500 milioni l’anno, suddiviso in due quote: 300 da parte dello Stato e 200 da parte di Roma. Domani il debito continuerà a costare allo Stato 300 milioni, anzi pure un po’ di meno. Perché lo Stato dal 2021 rinegozierà il debito. Ci saranno risparmi da 2,5 miliardi e l’Irpef potrà scendere. Salvini è stato informato male”.

Si profila una lunga interlocuzione polemica fra Lega e M5s fino alle elezioni in Campidoglio, si parla di vera e propria opa leghista sulla Capitale.

“Colpisce che tanti referenti locali della Lega siano stati in passato molto vicini al centrodestra che ha governato la città con esiti sotto gli occhi di tutti”… “Sulla sicurezza c’è bisogno di maggiore presenza dello Stato, se non vogliamo lasciare spazio a formazioni estremiste come CasaPound. Salvini ci sostenga nella richiesta di assumere altri uomini della polizia urbana di Roma”… “Dal ministro mi aspetto un segnale di sostegno alla città che rinasce”.

 

 

 

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