Il sindaco di centro-destra ospita la casa editrice vicina a Casapound: è polemica
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Il sindaco di centro-destra ospita la casa editrice vicina a Casapound: è polemica

Il sindaco di La Spezia Pierluigi Peracchini ha confermato l'evento di Altaforte editore alla Mediateca pubblica, le opposizioni annunciano manifestazioni di protesta

Pierluigi Peracchini
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16 Maggio 2019 - 15.22


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Tipica scelta delle giunte di centro-destra che di fronte ai fascisti fanno spallucce (nella migliore ipotesi) o complici (nella peggiore).
E il sindaco Pierluigi Peracchini, primo eletto di centro-destra in una città storicamente rossa dopo decenni non è stato da meno e ha confermato l’evento in cui la casa editrice Altaforte sarà protagonista a La Spezia, dopo le polemiche per il primo luogo scelto per l’iniziativa, una biblioteca dedicata alla memoria di un partigiano. Polemiche che hanno portato solo a far spostare l’evento alla Mediateca. 
“Per il sindaco Peracchini i neo fascisti di CasaPound fanno parte del perimetro costituzionale. E per loro si appella all’articolo 21 della Costituzione. Siamo allibiti: si vergogni” Così i gruppi di opposizione in consiglio comunale alla Spezia dopo le dichiarazioni del primo cittadino.
“Peracchini, che crede di essere furbo, non nomina mai Casapound, bensì l’associazione Scirè, che afferisce a CasaPound della Spezia. Sono la stessa cosa. Chi crede di prendere in giro?”. Le opposizioni, composte da Pd, Psi e liste civiche, concludono: “La concessione della Mediateca regionale è un altro atto di gravità inaudita. I fascisti non devono utilizzare spazi pubblici. Evidentemente deve accontentare i suoi referenti. Sabato saremo di fronte alla Mediateca a protestare”.
Si aggiunge Italia in Comune. “La Mediateca Regionale è un luogo pubblico e non sposta di un millimetro le ragioni del nostro no. L’unica decisione sensata che possono prendere il sindaco e il presidente Toti, trattandosi di edificio di competenza regionale, è non concedere a CasaPound alcuno spazio pubblico”.
“Si sa che in campagna elettorale ogni voto fa comodo, ma quello dei fascisti no, sindaco Peracchini – dice l’eurodeputato Pd Brando Benifei – Per un politico come lei, la cui storia è legata all’attività sindacale e al cattolicesimo democratico, è davvero inaudito”.

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