In un paese civile, organizzazioni palesemente fasciste come Casapound e Forza Nuova sarebbero già chiuse o forse non sarebbero mai esistite. Ma siamo nell’Italietta del neofascismo, dove viene fatta la legge e subito è trovato l’inganno, dove il Ministro dell’Interno coi fascisti ci va a cena e compra i suoi giubbotti ai rivenditori di fiducia dell’ultradestra. Quindi doventa necessario ribadire l’ovvio, anche per sollecitare il cosiddetto antifascismo dei camerieri a cinque stelle, onesti a parole ma poco nei fatti.
Luca Pastorino, deputato genovese di Liberi e Uguali, ad autunno ha depositato due proposte di legge, la cui prima mira allo scioglimento di Casapound e Forza Nuova in quanto movimenti contrari alla già esistente legge Scelba, ossia la cosiddetta ‘apologia di fascismo’ che prevede lo scioglimento di qualsiasi associazione, movimento o comunque di un gruppo di persone non inferiore a cinque che persegua finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o svolgendo propaganda razzista o rivolgendo la sua attività all’esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del fascismo o compiendo manifestazioni di carattere fascista.
La seconda proposta, prevede l’istituzione di un osservatorio nazionale web che mini fin dai primi passi la costituzione di nuove realtà di stampo neofascista e neonazista.
“Avevo già percepito mesi fa che il clima si stava surriscaldando per i toni usati da Salvini – afferma il parlamentare ed ex candidato alla presidenza della Regione Liguria – nell’ultimo periodo abbiamo assistito a una vera e propria escalation di toni, manifestazioni e contro-manifestazioni. Genova oggi ne è un esempio lampante”.
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