Zanda (Pd) contro Salvini: "Non è opportuno che continui a fare il ministro"
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Zanda (Pd) contro Salvini: "Non è opportuno che continui a fare il ministro"

Il tesoriere democratico: "L'Italia sta ricevendo dalla vicenda dei soldi di Mosca alla Lega un danno gigantesco"

Salvini e Savoini
Salvini e Savoini
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13 Luglio 2019 - 16.01


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Giustizialismo oppure la sostanza politica è ben più importante dell’aspetto giudiziario?
“Non è assolutamente opportuno, anzi è improprio, che Salvini continui a fare il ministro dell’Interno. Se in Gran Bretagna, in Francia, in Germania o in Spagna un ministro dell’Interno si trovasse coinvolto in una vicenda così nera e così equivoca, mi chiedo se rimarrebbe al suo posto un minuto di più”.

Così Luigi Zanda, tesoriere del Pd, chiede le dimissioni di Matteo Salvini sul caso Russiagate in una intervista a Repubblica.it.
“E stupisce – continua Zanda – che Salvini non comprenda che spiegare in Parlamento, dimostrare che la registrazione è un atto ribaldo di Savoini e che né lui né la Lega c’entrano nulla, è nel suo interesse personale e politico. Salvini dovrebbe portare in giudizio Savoini, querelarlo e chiedergli i danni economici. Non dovrebbe tollerare che Savoini vada dicendo che non ci sono prove, che non ci sia stato un passaggio di soldi. Quando si fanno operazioni di questa natura, è chiaro che si fa il possibile per non lasciare in giro tracce”.
“L’Italia sta ricevendo dalla vicenda dei soldi di Mosca alla Lega un danno gigantesco. Lo sta subendo come sistema paese. Il mondo internazionale della sicurezza sia a livello militare che a livello dei servizi segreti e delle polizie delle varie nazioni si basa su accordi bilaterali o multilaterali tra i diversi organismi e i rispettivi ministri di riferimento come Salvini che è il ministro dell’Interno italiano – prosegue -. Va detto che il collante principale non sono gli accordi più o meno formali, quanto il rapporto di fiducia il quale garantisce, quando una notizia è riservata – per esempio un allarme sul terrorismo o sulla criminalità organizzata – che resti confidenziale passando da un paese all’altro e non sia spifferata a terzi, magari alla Russia. Leggo che la Russia è sospettata da molto tempo di impicciarsi di elezioni e di equilibri politici in democrazie occidentali, a cominciare dagli Usa e dal Regno Unito”.
“Sono sicuro – conclude il senatore dem – che l’Italia, a cominciare da Salvini, sia stata messa in quarantena dalle cancellerie alleate. A noi d’ora in avanti verranno confidate solo le ovvietà e tenuto nascosto tutto il materiale sensibile”.

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