Come annunciato dallo stesso Salvini, questa mattina il Ministro ha inviato una circolare a tutti i prefetti italiani in cui chiede una relazione sulla presenza di insediamenti rom, sinti e camminanti in tutto il Paese entro due settimane.
Secondo il Viminale, l’obiettivo è quello di avere un quadro chiaro sui campi abusivi “per predisporre un piano di sgomberi”.
L’obiettivo vero, chiaramente, è distrarre: la schedatura dei rom è un argomento risbucato convenientemente fuori proprio quando il caso del Russiagate stava diventando più stringente e il filone Carola Rackete aveva ormai finito per esaurirsi. Come tra l’altro in molti stanno facendo notare al Ministro, non un tweet è stato speso sull’arsenale di armi che la Digos ha sequestrato a gruppi di estrema destra ieri nel Nord Italia.
Occorre “delineare una pianificazione in ambito provinciale – se del caso attraverso la stipula di specifici protocolli e l’istituzione di ‘Cabine di regia’ con rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali interessati – per consentire il progressivo sgombero delle aree abusivamente occupate attraverso l’esecuzione delle ordinanze di demolizione e rimozione delle opere abusive (roulottes e case mobili incardinate nel suolo), attivando nel contempo positive dinamiche di ricollocamento degli interessati”. È quanto si legge nella circolare inviata ai prefetti. La ricognizione effettuata, si legge, “potrà anche agevolare la tempestiva individuazione da parte delle competenti autorità locali, ai fini dei necessari interventi di sostegno, della presenza di fragilità negli insediamenti, con particolare riguardo alla presenza all’interno degli stessi campi di nuclei familiari con minori o altre persone in condizioni di vulnerabilità”.
Anche in tale fase, i prefetti, “acquisiti gli opportuni elementi conoscitivi relativamente alla capacità di intervento assistenziale da parte delle Amministrazioni regionali e locali competenti, provvederanno a porre l’argomento all’attenzione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, al fine di arrivare a definire un’analisi complessiva della situazione esistente e dei possibili risvolti sul piano dell’ordine pubblico, anche in ordine al concorso della forza pubblica per l’esecuzione dei provvedimenti di sgombero”.
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