E’ arrivato il turno del M5s che ha più parlamentari. Il primo partito ha esposto i punti per un governo futuro, ha aperto al Pd senza nominarlo ma non ha neppure chiuso a Salvini.
“Questa esperienza di governo si basava sulla sottoscrizione di un contratto, sulla lealtà tra forze politiche, su una leale collaborazione che è stata minata dall’apertura unilaterale della crisi e la presentazione di una mozione di sfiducia”. Lo ha detto Luigi Di Maio al termine del colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Per noi – ha aggiunto – la strada più conveniente sarebbe quella di andare al voto, abbiamo perso consensi al governo ma i cittadini ci hanno votato per cambiare l’Italia e non il M5s”.
“In queste ore abbiamo avviato tutte le interlocuzioni necessarie per una maggioranza solida al servizio dei cittadini che voglia convergere sui 10 punti elencati”.
“Il coraggio non è di chi scappa ma di chi prova a cambiare le cose, senza mollare mai. Al M5s questo coraggio non è mai mancato, a costo anche di perdere consensi. Non lasciamo la nave affondare, non lasciamo che a pagare questa crisi siano gli italiani”, ha concluso Di Maio.
“Sono state avviate tutte le interlocuzioni per avere una maggioranza solida che voglia convergere sui punti indicati. Noi non lasciamo affondare la nave, che a pagare siano gli italiani”, così ha concluso Di Maio.
Argomenti: sergio mattarella