Salvini (ri) corteggia M5s: "Se i no diventano sì non porto rancore..."
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Salvini (ri) corteggia M5s: "Se i no diventano sì non porto rancore..."

Il capo della Lega dopo l'incontro con Mattarella cerca un accordo in extremis con i grillini

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22 Agosto 2019 - 15.03


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Matteo Salvini vuole le elezioni. Ma se il M5s ci ripensa “lui non porta rancori”. Come da pronostico il leader della Lega, salito al Colle per il secondo giorno di consultazioni, ha fatto sapere in via prioritaria al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che “la via maestra- secondo la Lega- e’ il popolo”. In particolare l’attuale vicepremier, al termine del colloquio, ha detto che “l’Italia non puo’ permettersi di perdere tempo: oggi la via maestra non puo’ essere giochini di palazzo o Governi contro. Ci sono solo le elezioni, la sovranita’ appartiene al popolo”. Allo stesso tempo, pero’, Salvini ha lasciato una porticina aperta al M5s. “Se invece qualcuno mi dice ‘ragioniamo perche’ dei no diventano si’, ‘miglioriamo la squadra’, ‘miglioriamo il programma’, ‘diamoci un tempo e un obiettivo non contro ma per’, io da uomo concreto non porto rancore, guardo avanti. Mai indietro”. Prima di Salvini erano saliti al colle anche gli altri esponenti del tradizionale centrodestra, Silvio Berlusconi per Forza Italia e Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia. “La posizione di Fdi- ha ribadito quest’ultima- e’ di sciogliere le Camere per andare a elezioni immediate. Altrimenti bisogna ripartire dalle elezioni del 2018 e prendere l’ipotesi di affidare il mandato a un esponente di centrodestra”. Una posizione analoga a quella espressa da Berlusconi: “Qualora non sia possibile realizzare una maggioranza di centrodestra in Parlamento- ha detto- la strada maestra e’ una sola: le elezioni. Un Governo fortemente sbilanciato a sinistra sarebbe pericoloso”.

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