La polemica l’hanno sollevata gli ambienti legati alla Lega, a Fratelli d’Italia e all’estrema destra. Ossia che un eventuale governo M5s Pd altro non sarebbe che un furto per impedire al “popolo” di votare. Una polemica che coinvolge direttamente il Capo dello Stato accusato di essere “complice” di questo sedicente furto. Ovviamente parliamo di una totale ignoranza della Costituzione e dei doveri del Presidente della Repubblica che in un sistema parlamentare prima di scogliere le camere deve trovare una maggioranza nelle stesse.
Come racconta CittàdellaSpezia Emilio Iacopi, capogruppo della Lega nel consiglio comunale di Sarzana, in queste ore non ha perso occasione per dimostrare il suo scontento per la nascita del governo Pd-Cinquestelle. Anche su Facebook, di cui è vivace utante. Tra le varie cose postate sul suo profilo, c’è anche un’immagine – condivisa dalla pagina di un altro contatto – in cui il volto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è marchiato dal più tagliente e chiaro dei messaggi: “Traditore della patria”. Questo, si spiega sotto il post, perché ha accettato di dare una possibilità al Conte bis invece di far tornare gli italiane alle urne. Insomma, un affondo al vetriolo da parte del consigliere leghista, la cui presa di posizione social assume una coloritura ancor più squillante se si pensa che, di mestiere, Iacopi è carabiniere, quindi servitore di quello Stato che evidentemente, secondo il capogruppo, Mattarella ha tradito. Il post ha suscitato non poche polemiche. E dopo qualche ora è scomparso dalla bacheca del capogruppo.
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