È stato un weekend complicato per Pd e M5s: le bizze di Di Maio hanno rischiato di far saltare tutto, con Conte che si è recato nella giornata di sabato al Quirinale per un consulto con Mattarella sul da farsi. Tra le opzioni c’era anche quella di rinunciare definitivamente al mandato, seppellire il nuovo governo ancora prima della nascita. A placare gli animi, è intervenuto il ‘padre’ del Movimento cinque stelle in persona, Beppe Grillo, che sabato in serata ha scritto un post senza rivolgersi esplicitamente a Di Maio ma di fatto parlando solo con lui e con i ‘ragazzi del Pd’: “Mi rivolgo al Pd. Alla base dei ragazzi del Pd, è il vostro momento questo, abbiamo un’occasione unica, Dio mio, unica. E allora cerchiamo di ricompattare i pensieri, di sognare un attimo a dieci anni con la visione”.
Ma non solo: Grillo rispetto alle bizze di Di Maio e alle provocazioni di Di Battista decide di intervenire a gamba tesa: “Sono esausto. Abbiamo da progettare il mondo, invece ci abbruttiamo, e le scalette e il posto lo do a chi e i dieci punti, i venti punti, basta!”.
Infine, un richiamo all’energia originario dei pentastellati: “Questa pena che vedo, questa mancanza di ironia, dovete sedervi a un tavolo e essere euforici perché appartenete a questo momento straordinario di cambiamento”. Parole che forse possono rappresentare la svolta interna ai Cinque stelle e mettere il turbo all’accordo con il Pd. E a cui ha risposto Zingaretti via twitter: “Caro @beppe_grillo, mai dire mai nella vita. Cambiamo tutto e rispettiamoci gli uni con gli altri”.
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