Oggi Liliana Segre compie 89 anni ed è anche il giorno in cui, adempiendo al suo dovere di senatrice a vita della Repubblica, vota la fiducia al governo Conte-bis. Lo ha fatto con un discorso, in cui la sopravvissuta agli orrori di Auschwitz e voce della memoria delle persecuzioni naziste ha mandato un monito al governo, dicendosi ‘preoccupata per il clima di odio del nostro tempo’, riferendosi senza neanche troppo nasconderlo ai toni della precedente legislatura.
“Il mio atteggiamento di fronte alla realtà e al clima che ha segnato la nascita del nuovo governo è di preoccupazione ma anche di speranza” ha detto la senatrice, “mi hanno preoccupato gli episodi sul rischio di imbarbarimento della società sui casi di razzismo trattati in modo simpatico e quando troppo spesso al confronto delle idee si sostituisce il dileggio dell’avversario, anche con il ricorso a simboli religiosi che a me fanno pensare a un pericoloso revival”.
Lo sbandieramento dei simboli religiosi ricorda alla senatrice il Gott mit uns, ossia il nome del simbolo nazista dell’aquila con la svastica tra gli artigli che molti ufficiali del Reich portavano sul petto e che vuol dire, letteralmente, Dio è con noi. “A me fa questo effetto, e forse qui sono la sola a cui fa questo effetto” ha continuato la senatrice.
“La politica che investe nell’odio è sempre una medaglia a due facce che incendia anche gli animi di chi vive con rabbia e disperazione il disagio dovuto alla crisi e questo è pericoloso. A me hanno insegnato che chi salva una vita salva il mondo intero, l’accoglienza rende più saggia e umana la nostra società”, ha proseguito Liliana Segre.
“Un altro motivo di sconcerto è stato che la Festa della Liberazione sia stata da alcuni irresponsabili ridotta a una faida tra tifoserie. Non si comporta così una classe dirigente” ha detto la Segre, riferendosi all’indecoroso spettacolo offerto da Salvini e i suoi lo scorso 25 aprile.
“La Costituzione” continua la senatrice, “dice di comportarci con disciplina e onore, ma anche con sobrietà e rispetto degli avversari. Una classe politica che non agisca secondo uno stile nuovo e democratico non sarà all’altezza. Ma la mia speranza è che il governo faccia proprio anche il senso civile”.
“Vorrei che il nuovo governo nascesse non solo da legittime valutazioni di convenienza politica, ma anche dalla sensazione di scampato pericolo, dal senso di sollievo dopo che si è giunti sull’orlo di un precipizio e ci si ritrae in tempo”, ha continuato Segre.
“Mi attendo che il nuovo esecutivo operi concretamente per ripristinare un terreno di valori condivisi, fatto di difesa costante della democrazia e di quei principi di solidarietà previsti dalla Costituzione. La mia speranza è che il nuovo governo faccia proprio quel senso del dovere civile”, ha detto Segre.
Infine, Liliana Segre ha ricordato al nuovo governo del suo disegno di legge:”A inizio legislatura ho presentato un disegno di legge, poi trasformato in mozione. Richiedo l’istituzione di una commissione sui fenomeni dell’hate speech, dell’intolleranza, dell’antisemitismo. Ho vissuto sulla mia pelle come dalle parole dell’odio sia facile passare ai fatti”.
Grazie Senatrice #LilianaSegre https://t.co/6kNib1TjBH
— ponsbabs (@Pons_Barbi) September 10, 2019
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