Meloni, volgarità ad Atreju: "Sassoli è un nemico degli italiani"
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Meloni, volgarità ad Atreju: "Sassoli è un nemico degli italiani"

La capa di Fratelli d'Italia fa il solito discorso pieno di acredine e arrogandosi il diritto di stabilire chi sia un patriota e chi sia un traditore.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
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22 Settembre 2019 - 11.02


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Dicono che il fascismo è il passato. Ma a sentirli parlare sembra che quel passato non sia mai passato.
Del resto l’estrema destra italiana non si è mai liberata del fascismo e ne riecheggia i metodi.
Così si arrogano il diritto di stabilire chi sia patriota e chi sia un traditore. Dimenticando la storia politica di qualche loro elettore, fan di un criminale che portò l’Italia in guerra, emanò le leggi razziali e cercò di scappare travestito da soldato tedesco mentre gli altri morivano.

Per questo ancora adesso soffrono il 25 aprile, giorno della liberazione dal nazi-fascismo e festa fazionale, mentre si danno da fare per tutelare quei manipoli di irriducibili della dittatura con le loro pagliacciate a Predappio,
L’estremista di destra Giorgia Meloni ha fatto un discorso all’altezza della tradizione trasudando aceto da ogni parola.
Anzitutto con un attacco volgare a David Sassoli, presidente dell’Europarlamento definito ‘nemico degli italiani’. E poi ripercorrendo tutti i luoghi comuni della destra post-fascista: “Difenderemo la nostra identità. Dio, la patria, la famiglia”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla giornata conclusiva di Atreju.
Ma ha dimenticato che Dio ha anche creato i neri, i musulmani e gli omosessuali.
La capa ha continuato: “I soldoni dei flussi elettorali ci davano al 2,4per cento, dicevano che saremmo stati fagocitati e, invece, ora Fdi è il secondo partito di centrodestra e secondo gli ultimi sondaggi siamo oltre l’8 per cento”.
E ancora, con poca eleganza per l’ospite del giorno prima: “Conte, che fino a poche settimane fa veniva bollato come un burattino, ora è un grande statista, un premier perfetto per un governo che piacesse a Francia e Germania, quindi un’obbedienza cieca ai loro diktat, è un perfetto maggiordomo in guanti bianchi, per loro”.
Infine contro Matteo Renzi definito: “campione mondiale di faccia bronzo. Italia viva? Se foste vivi vi presentereste alle elezioni e non stareste nel Palazzo a spartirvi le nomine”

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Il discorso

“Sono contenta che la Lega – afferma Meloni – sia tornata all’opposizione, spero che anche Fi chiarisca il suo posizionamento. Ma noi vogliamo per il futuro un’alleanza diversa, senza poligamie o ambiguità. Rinnovo al centrodestra la richiesta di mettere nero su bianco che non si faranno più governi con chi è stato eletto per combatterci”.
“Il governo non durerà, da Regionali primo ceffone”Nell’intervento di chiusura di Atreju, a Roma, la presidente di Fdi Giorgia Meloni ha commentato la situazione italiana. Il governo “non durerà, – ha detto, – nonostante il mastice; servono visione, onore, valori e questa gente non ha nulla di tutto questo. Il mio pronostico è che presto crolleranno sotto il peso della loro miseria e noi possiamo accelerare questo percorso. Fra qualche mese avremo appuntamenti regionali, come Umbria ed Emilia Romagna e se da lì, regioni rosse, il popolo darà un ceffone, allora cominceranno a traballare, fino alla dissoluzione di questa esperienza”.
La questione migranti “Di Maio dice a Orban che è facile fare i sovranisti coi confini degli altri. Qualcuno – ha aggiunto Meloni sul tema migranti, – può regalare una cartina dell’Europa a Di Maio? Scoprirà che l’Ungheria difende i confini esterni difendendo i confini. Dice, ‘Ma l’Italia ha le coste’. No, l’Italia ha il Pd!”.
“Più Tav, meno tax” “Alla nostra economia serve uno shock trumpiamo, quello che abbiamo definito più Tav meno tax. Non permetteremo alla sinistra di trascinarci di nuovo nella palude della miseria”. Questa la posizione sulla questione fiscale.
Sui femminicidi”L’impennata della violenza sulle donne è anche figlia dell’aumento dell’immigrazione indiscriminata”, così Giorgia Meloni, citando una serie di cose che “non si possono dire”. Non è “normale – ha aggiunto – che una civiltà degna di questo nome tenti di fare in modo che non si parli di figlie rubate con l’inganno per farci i soldi che se no bisogna parlare male della sinistra, delle cooperative e di certa parte dell’ambiente Lgbt”. E definisce Saviano “cattivo maestro”.
I prossimi appuntamenti di lotta Citando Gabriele D’Annunzio con l’impresa di Fiume e annunciando un evento per il 30 novembre, il ritrovo dei patrioti, Giorgia Meloni ha ricordato, a conclusione del suo intervento, che il 19 ottobre in piazza San Giovanni a Roma ci sarà una manifestazione. “Successivamente, – ha infine anticipato, – sabato 30 novembre ci sarà un grande evento programmatico che chiameremo il ritrovo dei patrioti, dove chiunque ama l’Italia può offrire il suo contributo”.

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