“Alcuni deputati del M5s hanno cambiato il loro comportamento e anche opinione” ha concesso Laura Boldrini in un’intervista al Fatto Quotidiano, in cui l’ex presidente della Camera ha anche dichiarato di essere pronta a incontrare Beppe Grillo: “Vale la pena provarci. La mia apertura non è a livello personale. Credo che sia giusto unire le forze per migliorare la situazione. Abbiamo delle responsabilità verso la collettività, che devono necessariamente andare oltre le questioni personali: oggi il tema dell’odio in Rete deve essere urgentemente affrontato. E siccome Grillo con il Movimento 5 Stelle ha fatto del digitale uno strumento essenziale del suo agire politico il suo contributo può essere molto prezioso”.
Ma la Boldrini non dimentica però gli anni di insulti che le hanno riservato i membri dei cinque stelle. Lo stesso Grillo, ricorda, aveva scritto un post in cui chiedeva “cosa faresti alla Boldrini in macchina?”. Uno scritto di natura chiaramente sessista che “aprì una campagna molto dolorosa contro di me” ha detto l’ex presidente della Camera.
Ma riguardo all’incontro con Grillo e al suo aiuto nell’ambito del digitale, la Boldrini ha continuato: “Le multinazionali del web – tutte insieme da Amazon a Google, Airbnb, Uber, Google, Facebook, Amazon, Apple, Twitter – hanno pagato in Italia nel 2018 tasse per 37 milioni di euro! Vogliamo o no mettere la parola fine a questa situazione?”. Inoltre “credo che sia necessario responsabilizzare le piattaforme per quanto riguarda la rimozione dei contenuti illeciti. In Francia e in Germania il legislatore ha previsto multe per le piattaforme nel caso di mancata rimozione dei contenuti illeciti”.
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