L’ex presidente della Cei, il Cardinale Camillo Ruini, che ha un solido passato di ingerenze con la politica italiana più conservatrice (per non dire oscurantista), ha scritto un elogio a Salvini dalle pagine del Corriere della Sera. E il leader della Lega ne ha immediatamente approfittato, affermando che l’intervista lo ha “profondamente commosso”: “Ruini rappresenta una parte importante della Chiesa. Io cerco il dialogo con la Cei, con i vescovi, con il mondo cattolico. La sua è un’apertura straordinaria”.
È chiaro che Ruini rappresenta tutta quella frangia del mondo cattolico allineata con le posizioni più estremiste della Lega, specie per quanto riguarda la famiglia, la difesa della vita e la libertà educativa, che tradotto vuol dire il negare il diritto delle persone Lgbt di avere una famiglia, impedire alle donne di esercitare il diritto all’interruzione di gravidanza e impedire la diffusione delle fantomatiche ‘teorie gender’ nelle scuole. Posizioni che non incontrano il favore di Papa Francesco, che nonostante sia – ovviamente – in difesa della vita e della famiglia tradizionale, ha avuto straordinarie aperture nei confronti, per esempio, degli omosessuali (“Chi sono io per giudicare” ha detto il Pontefice) ed è profondamente schierato dalla parte dei diritti delle donne e dei temi ambientalisti, oltre che aperto al dialogo tra i popoli e sempre in favore delle politiche di inclusione e accoglienza dei migranti.
Per questo appare paradossale che Salvini affermi che preferisce “ricordare le parole di tre Papi (Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco) che sull’accoglienza hanno espresso posizioni non lontane dalle mie”.
Salvini comunque ha annunciato che incontrerà privatamente Ruini, insieme a tanti altri cattolici vicini alle sue posizioni. La tendenza della Lega a creare una ‘resistenza’ cattolica conservatrice al progressista Francesco è cosa nota ed evidente sin da quando, nella manifestazione della Lega di Milano, il nome del Pontefice è stato accolto con fischi da parte della platea. Tra l’altro, non bisogna dimenticare i continui occhiolini di Salvini ai devoti della Madonna di Medjugorie, culto messo in dubbio da Papa Francesco che ha contestato addirittura l’autenticità del ‘miracolo’ dell’apparizione mariana, inimicandosi i devoti.
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