A Genzano la svastica sulla lapide di caduti e partigiani: coro di indignazione
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A Genzano la svastica sulla lapide di caduti e partigiani: coro di indignazione

Nella cittadina dei Castelli storicamente di sinistra l'ennesima provocazione dell'ultra destra

La lapide imbrattata con la svaztica nazista a Genzano
La lapide imbrattata con la svaztica nazista a Genzano
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18 Novembre 2019 - 15.34


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L’ennesima provocazione di fascisti e nazistelli che avvertono un clima favorevole alle loro spalle; a Genzano sul monumento ai caduti sono state scoperte alcune svastiche. Nella cittadina dei Castelli, dove si sono susseguite amministrazioni di Sinisra, l’atto vandalico ha destato rabbia nella cittadinanza.
La condanna di Nicola Zingaretti
“Un atto vergognoso, di questo si tratta. Infangare la memoria di chi si è sacrificato per la nostra libertà lo trovo davvero meschino e vigliacco. Lotteremo, ogni giorno e in ogni strada, per un paese libero, democratico e soprattutto antifascista. Solidarietà al Comune di Genzano, le scritte si cancellano, restano fortunatamente le imprese di donne e uomini che morirono per un disegno più grande chiamato Repubblica. Siamo con voi”. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, su Facebook riferendosi alle scritte apparse a Genzano, svastiche e croci celtiche sotto la targa dedicata ai caduti in guerra che si trova proprio all’ingresso del palazzo comunale.
Eleonora Mattia (PD), presidente della IX Commissione Regione Lazio
“Le orrende scritte fasciste e naziste che, a Genzano, hanno profanato la parete dedicata ai caduti di guerra e ai martiri antifascisti sono il segno del dilagare di un sentimento che dobbiamo assolutamente fermare. E’ per questo che, oltre a confidare nell’operato delle forze dell’ordine affinché vengano  individuati i responsabili di questo grave gesto, torno a ribadire l’importanza di approvare quanto prima la proposta di legge presentata alla Pisana per inserire nello Statuto della Regione Lazio l’espresso riferimento ai valori anti fascisti”. Così Eleonora Mattia (PD), presidente della IX Commissione Regione Lazio, commentando i fatti di Genzano. “Chiedo inoltre all’aula – aggiunge – di sostenere la mozione con cui chiediamo di introdurre specifiche misure per evitare che organizzazioni neofasciste, negazioniste e violente possano ricevere benefici dalla Regione Lazio e incentivare iniziative e attività sull’importanza del rispetto dell’altro e dei valori della democrazia e della libertà sin dalla scuola e nei luoghi della cultura”.
Daniele Ognibene, capogruppo LeU in Consiglio regionale del Lazio
“Purtroppo anche a Genzano i conigli dell’estrema destra hanno disegnato con lo spray i simboli dell’ideologia nazista sotto la targa dei caduti di guerra. E’ ora che questi individui siano assicurati alla giustizia e che siano perseguiti con determinazione i reati dell’apologia di fascismo”.

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Così Daniele Ognibene, capogruppo LeU in Consiglio regionale del Lazio che aggiunge: “sappiamo bene che con l’avvento di Salvini al Ministero dell’Interno tutti questi atti venivano placidamente non presi nella giusta considerazione, in quanto il segretario delle camice verdi ha sempre un debole per l’area dell’estrema destra. Da questa omissione d’intervento è nato tutto questo attivismo vile che è nel Dna dell’estremismo di destra. Comunque – continua Ognibene – a Genzano e nei Castelli Romani sono sempre forti i valori dell’antifascismo. Le nostre terre sanno, ad di là delle differenze di partito, che la democrazia ed il libero confronto di idee è radicato nella nostra cultura, mentre il fascismo ed il nazismo hanno sempre operato nell’ombra ma il pericolo che la loro ideologia di violenza e sopraffazione dell’altro sono sempre possibili in una società distratta è importante rispondere subito con atti giudiziari concreti verso questi scrivani notturni; ora e sempre resistenza. Voglio vedere se Salvini ed i suoi leghisti prenderanno con i fatti le distanze dai nazisti e fascisti del terzo millennio” conclude.

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