Ruby nipote di Mubarak: Casellati e Meloni nel mirino per aver approvato quella bufala
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Ruby nipote di Mubarak: Casellati e Meloni nel mirino per aver approvato quella bufala

Nell'aprile del 2011 Giorgia Meloni e Maria Elisabetta Casellati, insieme ad altri 230 deputati del Pdl e 59 della Lega votavano la bufala su Ruby nipote di Mubarak. Ora al processo si parla delle orge

Giorgia Meloni e Maria Elisabetta Casellati
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17 Dicembre 2019 - 09.15


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Era il 5 aprile del 2011: 232 deputati del Popolo delle Libertà votavano compatti che Ruby, una ragazza marocchina che il 27 maggio del 2010 era stata recuperata alla Questura di Milano, dove era stata fermata per furto, da Nicole Minetti dietro ordine di Silvio Berlusconi, era la nipote di Hosni Mubarak, ex presidente egiziano. Oltre ai deputati del Pdl, votarono a favore di questa menzogna anche 59 deputati della Lega, 21 dei Responsabili, più Nucara, Mannino e Misiti. Barbareschi si astenne, poi disse che c’era stato un errore. Votarono a favore anche Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, che non trovarono nemmeno posto e diedero il loro voto in piedi. Tra i votanti anche Maria Elisabetta Casellati, attuale presidente del Senato. 
Otto anni dopo: Ambra Battilana, una delle testimoni chiave nel processo Ruby Ter, rivela che cosa era davvero il bunga bunga. Rivela che Nicole Minetti si spogliava davanti a Berlusconi ed Emilio Fede, che le altre ragazze si facevano toccare dall’ex Cavaliere, che le ‘cene eleganti’ di Berlusconi erano delle specie di orge miste a spettacoli di spogliarello. Che Ruby non fosse affatto la nipote di Mubarak è stato appurato da tempo. 
La realtà è tutta qui: oggi la destra attacca ferocemente il Pd su Bibbiano, sui migranti, sul Mes. E l’Italia si è dimenticata che pochi anni fa hanno votato il falso in Parlamento. Almeno, non tutta l’Italia: da ieri, da quando ossia Battilana ha reso la sua testimonianza, i nomi di Giorgia Meloni e Maria Elisabetta Casellati sono tornati trend topic, legati a quella storia che sembra storia vecchia ma non lo è affatto. 

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