Il primo deputato della Lega contro Salvini: "Siamo federalisti, non fascisti"
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Il primo deputato della Lega contro Salvini: "Siamo federalisti, non fascisti"

Giuseppe Leoni fu eletto alla Camera con la Lega Lombarda alla vigilia della svolta sovranista che dovrà essere sancita dal Congresso: "Queta è roba da vantennio"

Giuseppe Leoni
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18 Dicembre 2019 - 16.57


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I malumori poso pochi. Soprattutto della vecchia guardia: il Congresso della Lega? “Questa è roba da ventennio. Cosa stanno facendo questi qui? Le sembra il modo di celebrare un congresso? Di nascosto, alla vigilia di Natale, per seppellire un’idea politica in cui tanti ancora credono”.


Così, intervistato da Repubblica, Giuseppe Leoni, il primo deputato eletto alla Camera dal partito che all’epoca si chiamava Lega Lombarda, attacca la svolta sovranista di Matteo Salvini, che sabato prossimo verrà formalizzata dal Congresso della Lega Nord.
“Bisognerebbe andare in piazza a gridarlo: io sono un federalista, non un fascista. Abbiamo fatto sacrifici per portare avanti un ideale preciso. Volevamo un cambiamento dello Stato da centralista a federalista. E ora questi qua convocano i fedelissimi per stravolgere il progetto senza alcuna possibilità di discuterne”, spiega Leoni.
Leoni parla poi di Bossi: “Umberto si trova una condizione difficile, forse oggi è meno libero di me che vivo del mio lavoro. Bisogna gridarlo forte, in faccia a quelli che per conservare la sedia stanno zitti. La nostra gente si fa delle domande. So che l’altro giorno alla sezione di Saronno sono andati a dirgli di non preoccuparsi, tutto bene, non cambia niente. Ma chi gli crede?”.
“Io – conclude – sono angosciato. Come se avessi un figlio malato e non trovassi nessuno per curarlo. Dico solo che per capovolgere una linea politica e seppellire la Lega Nord almeno dovrebbero avere il coraggio di fare un congresso vero. Far discutere e votare i militanti nelle sezioni, nel rispetto delle regole. Se hai i numeri, va bene. Ma così, convocando solo i fedelissimi per mezza giornata, è un colpo di mano”.

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