Conte smentisce e scarica Salvini: "Di Nave Gregoretti non si è mai parlato nei Cdm"
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Conte smentisce e scarica Salvini: "Di Nave Gregoretti non si è mai parlato nei Cdm"

Palazzo Chigi aveva risposto alle domande del Tribunale dei ministri di Catania: "La questione non figurava all'ordine del giorno". Il capo della Lega aveva parlato di decisione condivisa

Conte e Salvini
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19 Dicembre 2019 - 17.03


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Chi lo ha difeso per la Diciotti lo ha scaricato per la Gregoretti. È cambiato tutto. Non solo l’alleanza politica ma sono cambiati i rapporti personali, ormai dettati da rancore e livore.
Così Palazzo Chigi ha smentito che il Consiglio dei ministri abbia mai discusso del caso Gregoretti il 31 luglio 2019 o in altre riunioni. 

“La questione relativa alla vicenda della nave ‘Gregoretti’ non figura all’ordine del giorno e non è stata oggetto di trattazione nell’ambito delle questioni ‘varie ed eventuali’ nel citato Consiglio dei Ministri (31 luglio 2019, ndr), né in altri successivi”.

Lo si legge in una nota firmata dal Segretario generale di Palazzo Chigi e inviata l’11 ottobre scorso al Tribunale dei ministri di Catania, citata nella richiesta di autorizzazione a procedere per il leader leghista.
 Il Tribunale dei ministri di Catania chiede di procedere contro l’ex titolare dell’Interno, accusato di sequestro di persona nell’indagine sulla nave che fu fatta sbarcare il 31 luglio scorso, dopo 3 giorni in mare con 131 persone.
Salvini, invece, ha sostenuta che “la decisione da ministro fu condivisa con Conte e Di Maio. L’ho fatto da ministro e, se gli italiani lo vorranno, lo rifarò”. 
E su Twitter aggiunge: “Se vogliono mandarmi a processo, andrò a processo. E se mi condannano che me ne frega.  Mi crea imbarazzo sapendo quanto costano questi processi alla collettività. Avvocati mi dicono che dovrei preoccuparmi, rischio fino a 15 anni”. 
Salvini ha anche attaccato Di Maio: “E’ un piccolo uomo”. Risposta del ministro degli Esteri: “Salvini ora fa la vittima. Lo vedo un po’ impaurito”. I grillini sarebbero pronti a votare a favore dell’autorizzazione a procedere.

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