Gregoretti, Salvini aizza i fans per delegittimare la magistratura
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Gregoretti, Salvini aizza i fans per delegittimare la magistratura

Parte la campagna del Capitano per aizzare i suoi fan contro i giudici. E su twitter ostenta sicureza: "Vogliono processarmi? Chi se ne frega"

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19 Dicembre 2019 - 17.08


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“Vogliono processarmi? E chi se ne frega”. Salvini chiosa così sulla Gregoretti e sul – presunto – sequestro di 131 migranti a bordo avvenuto a luglio scorso. Ma in realtà all’ex ministro gliene frega eccome, e lo dimostra il suo twitter dove spunta una sequela di tweet sull’argomento, in puro stile Trump nei giorni in cui si sente particolarmente loquace. 
E, esattamente come Trump, l’intento di Salvini è chiaro: sfruttare questo caso per raccogliere ancora più consenso, mascherando un processo più che legittimo in un tentativo di colpo di stato da parte della magistratura. 
Chiariamo una volta per tutte: la nave Gregoretti, nave della Guardia Costiera italiana (non di una Ong) ha compiuto il suo dovere salvando quelle 131 persone. Salvini, che ha impedito l’ingresso in Italia a una nave militare italiana, è accusato di aver sequestrato non solo i migranti, ma anche i militari membri dell’equipaggio. 
Ma queste verità conclamate agli elettori di Salvini non interessano. Come fu per il Mes, in cui si è dimostrato che le famose 400mila firme raccolte venivano da persone che il Mes nemmeno sapevano cosa fosse, le scimmiette ammaestrate fanno tutto quello che dice loro di fare il Capitano. E quindi via all’assalto della magistratura, vecchio nemico della destra fin dai tempi di Berlusconi, che viene attaccata con sempre le solite volgarità. 
La questione si fa pericolosa, dato che ormai abbiamo visto che più Salvini viene – giustamente – messo alle strette, più lui comincia a fare le sue sceneggiate e il suo consenso vola. In questo modo, Salvini tiene l’Italia in scacco: un paese in cui non si può fare un giusto processo a chi ha presumibilmente violato la legge è un paese in cui c’è qualcosa di profondamente distorto nel concetto di giustizia. 

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