Salvini alimenta nuove paure: "La democrazia è sospesa"
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Salvini alimenta nuove paure: "La democrazia è sospesa"

L'uomo che chiedeva pieni poteri continua a ignorare l'abc della Costituzione

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23 Dicembre 2019 - 10.03


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Il congresso della Lega non è stato nè passaggio emotivo o amministrativo ma “un passaggio doveroso”, spiega il segretario Matteo Salvini a “La Verità”. E non si cancella il passato. “No, non si cancella nulla. Ma si guarda al futuro. Si va avanti”. Ma c’era anche una questione pratica, quella legata ai 49 milioni. “Sì, c’era una questione pratica perché la Lega è l’unico partito europeo sotto sequestro per iniziativa della magistratura. C’è stato un solo precedente dal dopoguerra a oggi. In Turchia, un partito bloccato e sotto sequestro. Non mi sembra che deponga a favore della democrazia italiana”. Quanto all’abbraccio con Bossi, “io gli porto eterna riconoscenza perché lui ci ha svegliati. Se poi lui ritiene che la Lega debba occuparsi solo di un pezzo di Paese, beh, questa non è la mia idea”. Non ci sarà comunque uno strappo. “No, lui c’era. E si è espresso a favore. Il nuovo statuto è stato approvato all’unanimita’. E a me va bene cosa”. Salvini è entrato al congresso con un presepe. Però questo e’ un Natale un po’ amaro… “Sì, sottotono. Preoccupazione, luci spente. Come se il grigiore a livello governativo si riflettesse sul Paese. Ma e’ pur sempre Natale. La festa della nascita di Gesu'”. Lo sa che non e’ politicamente corretto, magari qualcuno si offende… “Eh lo so. Solo stamattina mi sono arrivate segnalazioni da quattro scuole di genitori che si lamentavano dell’abolizione del Natale a scuola. Niente presepe, niente recite. Una follia assoluta”.
Se tornasse al governo la farebbe una circolare a tutte le scuole per celebrare come si conviene il Natale. “Certo. Dove governiamo, infatti, lo facciamo già. Per quel che mi riguarda in ogni scuola, in ogni asilo, in ogni casa di riposo dovrebbe esserci il presepe”. Però il regalo di Natale è stata un’altra inchiesta per sequestro di persona. “Non ho paura. Sono arrabbiato. Ma non per il mio destino personale». E per cosa? «Perché non sarebbe un processo a me. Sarebbe un processo a milioni di italiani che sostengono la bontà del nostro operato, la chiusura dei porti e la difesa dei confini. Questi giudici non ce l’hanno con me. Ce l’hanno con gli italiani”. Al congresso ha chiesto a tutti di autodenunciarsi. “Sì, il processo sarà una festa. Gli avvocati mi sconsigliano, ma io sono testone per cui lo dico: voglio vedere in faccia chi mi condanna a dieci anni di carcere perche’ ho fatto il mio mestiere. Sono proprio curioso. Possibile che a Catania non abbiano reati seri e veri di cui occuparsi che non Salvini sequestratore?”. Il processo glielo puo’ evitare il voto in Commissione del prossimo 20 gennaio. I renziani potrebbero essere decisivi. “Mando un messaggio ai senatori in generale: prima di giudicare, leggano. Non si vota per dire se Salvini e’ simpatico o antipatico. Si vota per dire se Salvini ha agito nell’interesse del Paese o no. Bloccare gli sbarchi era e sara’ sempre un atto compiuto nell’interesse del Paese. Quindi anche uno del Pd o uno dei 5 stelle, anche uno a cui sto antipatico, non puo’ votare diversamente”. Lo sa che non succedera’. “Allora vuol dire che e’ un voto politico. L’ennesima prova che chi perde le elezioni prova a vineerie in tribunale. Come fanno i democratici con Trump negli Stati Uniti”. Non sempre combattere gli avversari politici in tribunale porta bene. Anzi, a volte e’ un vero e proprio boomerang. “Assolutamente si’. Chiedere un aiutino al giudice per arginare avversario e’ la cosa piu’ antidemocratica che ci sia. Pero’ i senatori italiani votino pure come credono. lo sono curioso”.
In caso di processo e di condanna potrebbe scattare la legge Severino e il segretario rischierebbe di essere escluso dalla vita politica. “E’ l’unica cosa che stiamo seguendo con attenzione. Ragioniamo per assurdo: la giunta dice che devo essere processato, il Senato pure, vado a processo, trovo il giudice che mi considera piu’ pericoloso di uno stupratore o di uno spacciatore (la pena prevista per il reato che mi contestano e’ superiore a quella per stupro, rapina e spaccio di droga). In questo caso stiamo valutando con gli avvocati se io corra il rischio dell’espulsione dalla vita politica in generale”. Quel rischio lo corre. “Beh, ma allora ci sarebbe un milione di persone pronte a raccogliere il mio testimone. Possono far fuori Salvini, ma dopo Salvini ce ne sono altri cento. lo dico che il centrodestra in passato ha sbagliato a non andare fino in fondo sulla via di una equilibrata, seria e sana riforma della giustizia. L’errore e’ stato volerla fare contro i magistrati e non con loro. O, almeno, con la stragrande maggioranza dei magistrati che sono liberi, isolando i pochi che fanno politica, tra cui anche il presidente di quell’assise che dice che io sono un sequestratore”. Conte, Di Maio e Bonafede durante il caso Gregoretti stavano al governo con Salvini e ora lo vogliono far processare. “Squallido. Sono personcine piccole. E comunque negli atti saremo in grado di dimostrare che la scelta fu condivisa, nell’interesse del Paese”. Non se lo aspettava. “Fino a qualche mese fa avrei detto di no. Ma dopo l’abbraccio del Pd si’. Chi tradisce i suoi ideali puo’ tradire chiunque. Nella storia i Giuda non vanno lontanissimi”. Il prossimo anno secondo Salvini “sara’ quello in cui verra’ rimessa al centro la democrazia. Oggi stiamo vivendo un momento di sospensione della democrazia”. 
“Con dei silenzi preoccupanti – aggiunge – di chi dovrebbe controllare. La maggioranza sta portando avanti una manovra economica a colpi di fiducia, silenzi e decreti. Non e’ degno di una democrazia parlamentare. Non puoi dire che il Parlamento va bene se da’ la fiducia a Conte e non va bene se si tratta di parlare di tasse. Per questo sostengo che siamo in una sospensione di democrazia. La quale sospensione, pero’, non puo’ durare a lungo”. Quindi nel 2020 si vota. “Intanto si vota in otto regioni italiane. La meta’ del Paese. Spero che abbiano la stessa fortuna tutti gli italiani, ma non dipende solo da me”. Per quanto riguarda invece la politica estera, “abbiamo una maggioranza che sbanda pericolosamente verso Pechino, verso l’Iran, verso Maduro. Ci sono al governo i tifosi della dittatura. Noi vogliamo un’Italia stabilmente dalla parte della democrazia e della liberta’”. Giorgia Meloni sta crescendo. “Se gli alleati si rafforzano c’e’ solo da essere contenti. Vorrei che anche Forza Italia tornasse sopra al 10 per cento”. Da ministro dell’Interno ha spesso messo in primo piano la necessita’ di battersi contro le mafie. La ndrangheta dilaga anche al Nord. “La ‘ndrangheta e’ la bestia peggiore. Quella che si e’ piu’ infiltrata negli uffici pubblici e che ha meno pentiti”. Pero’ in Piemonte e’ stato arrestato un assessore del centrodestra, molto noto per altro, come Roberto Rosso. “Per questo noi della Lega cerchiamo di fare tanta attenzione. Essendo il primo partito, c’e’ tanta gente che bussa alle porte… Per fortuna sappiamo dire molti no. Invece ci sono alcuni rappresentanti di partiti attualmente al governo che piu’ di una volta hanno avuto a che fare con ambienti non particolarmente sani”. Un regalo per gli italiani. “Una pace fiscale generale, giusta, doverosa, per chiudere tutte le cartelle esattoriali pendenti, liberare lavoratori e imprese, e far incassare lo Stato”, ha concluso Salvini.

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