M5s perde altri pezzi: due deputati grillini se ne vanno e entrano al Gruppo Misto
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M5s perde altri pezzi: due deputati grillini se ne vanno e entrano al Gruppo Misto

Nunzio Angiola e Gianluca Rospi se ne sono andati: "Non è più tollerabile una gestione verticistica e oligarchica del Gruppo parlamentare"

Gianluca Rospi passato da M5s al gruppo misto
Gianluca Rospi passato da M5s al gruppo misto
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globalist Modifica articolo

3 Gennaio 2020 - 11.21


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I grillini perdono i pezzi: del resto il vaffanculo che li univa è svanito nel momento dell’assalto alle poltrone. E adesso sono molti di più quelli che si ribellano alla improbabile gestione verticistica di Giggino Di Maio, ossia un vuoto politico trasformato in un leader con una operazione di laboratorio fatto da una società di comunicazione.

Prima il deputato Angiola  ha lasciato il gruppo M5s per aderire al Misto e dopo Nunzio Angiola, anche il deputato Gianluca Rospi annuncia l’addio al M5s per contrasti con la gestione ”verticistica” del Movimento. “In queste festività -scrive Rospi- ho riflettuto tanto e, per svariate ragioni, in primis il non condividere la manovra di bilancio approvata di recente e la mancanza di collegialità nelle decisioni all’interno del gruppo, ho maturato l’idea di lasciare, con grande rammarico, il MoVimento 5 Stelle”.

“Manovra di bilancio a parte -avverte- non è più tollerabile una gestione verticistica e oligarchica del Gruppo parlamentare con il risultato che ristrette minoranze decidono per la maggioranza; il M5s non vuole più dialogare, con la base che si limita a veicolare le scelte prese dall’alto senza più essere portatrice di proposte”.

“Oggi, con rammarico -scrive Rospi- ho consegnato al presidente della Camera, Roberto Fico, la mia decisione di lasciare il gruppo parlamentare M5S e di approdare al Gruppo Misto, scelta che non è da ritenersi attinente a quella di altri colleghi parlamentari che in questi giorni stanno lasciando il MoVimento. Non è un cambio di opinione ma la semplice presa d’atto di una chiusura del MoVimento nei miei confronti”
 “Lasciatemi dire -sottolinea Rospi- anche che oggi ho l’impressione che nel Nostro Paese ci sia un atteggiamento passivo nei confronti del presente; un atteggiamento in grado di sgretolare uno dei pilastri del nostro stare insieme e del nostro modo di guardare al futuro. È come se si pretendesse di avere diritto a un domani migliore senza essere consapevoli che bisogna saperlo conquistare, costruendolo INSIEME e da PROTAGONISTI, convinti che “i legami che hanno senso, riprendendo le parole di Silvia Vegetti Finzi, non limitano l’io ma gli danno forza e significato”.

“Con questo spirito -spiega- sono entrato in Parlamento il 4 marzo del 2018, rinunciando ad altri prestigiosi traguardi conquistati negli anni passati. Ed ancora più determinato di prima mi preme rassicurare i cittadini, i Vescovi e i sindaci del mio Collegio ai quali dico che continuerò nell’impegno preso come parlamentare della Repubblica Italiana, questa volta però dal Gruppo Misto”

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