Delrio (Pd) incalza M5s: "Bisogna rivedere i decreti sicurezza"
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Delrio (Pd) incalza M5s: "Bisogna rivedere i decreti sicurezza"

Il capogruppo Pd alla Camera: "Il m5s ha subito una sconfitta pesante, la loro riflessione sarà profonda. Ma siamo disposti a un'alleanza, se c'è la volontà"

Graziano Delrio
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28 Gennaio 2020 - 08.44


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Sicurezza, lavoro e famiglia: questi sono per Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera, i prossimi punti fondamentali su cui il governo giallo-rosso dovrebbe concentrarsi: “Si è fermata la crescita e gli investimenti, e c’è più insicurezza dopo il decreto Salvini. Ci sono elementi critici che vanno affrontati con determinazione senza rimandarli. 
E poi, Delrio si rivolge direttamente ai cinque stelle: “Nessuno chiede abiure o pentimenti, ma guardando in faccia i dati, vanno prese in mano queste situazioni. Il sistema degli Sprar è molto utile per la sicurezza e va riattivato e il sistema delle espulsioni va migliorato. E bisogna avere più coraggio su una agenda di lavoro, scuola e lotta all’evasione piu’ forte”. 
“Siamo di fronte alla più grande crisi demografica di tutti i tempi e il sostegno alle famiglie va accentuato con più energia. Non si tratta di imporre una nostra agenda, ma alcuni punti vanno affrontati con coraggio: lavoro, crescita degli investimenti e sostegno alla famiglia”, afferma Delrio.
“Sulla giustizia abbiamo trovato un compromesso, venga ora messo nero su bianco e si proceda con rapidità con la riforma del processo penale. La coalizione – sottolinea – deve trovare un nuovo equilibrio. Bisogna togliere dal piatto le cose su cui abbiamo distanze, ma bisogna fare presto e non tirarla lunga”.
Parlando del M5s, “la sconfitta è pesante e credo che la loro riflessione sarà profonda. Ma non penso siano estinti”, dice Delrio che smentisce la possibilità di un partito unico con i 5Stelle: “Non credo sia nelle intenzioni di nessuno, noi abbiamo una tradizione democratica di un certo tipo, loro altri stili, invece è possibile una contaminazione positiva, su tanti temi. Abbiamo alcune cose in comune ma non è nemmeno pensabile un percorso di partito unico”.
Sì invece a “un’alleanza, ma dipende dalla volontà di entrambi. Per ora siamo in una fase sperimentale, siamo agli inizi e bisogna capire se si riesce a fare un salto di qualità, a partire dal lavoro comune in coalizione”.

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