La foto dei fondatori con Olivieri e Benetton ha destato qualche perplessità e addirittura sconcerto tra tanti (vedi Jasmine Cristallo) che hanno appoggiato le Sardine e partecipato alle loro iniziative.
Forse tanta ingenuità. Ma certo – al di là delle intenzioni – è stato poco opportuno farsi vedere con il rappresentante di una famiglia che è al centro delle polemiche per la tragedia del ponte Morandi e tante altre cose.
Però non va dimenticato che tante cose buone sono state fatte e che siamo di fronte a un gruppo di ragazzi e non ai volponi della vecchia politica.
E vanno comunque elogiati: la lettera di 6mila sardine al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, pubblicata ieri da Repubblica, rappresenta “uno straordinario contributo politico e civile”. L’ha affermato il segretario del Pd Nicola Zingaretti in una breve missiva pubblicata dallo stesso quotidiano.
“Che un movimento così vasto di ponga l’obiettivo di rafforzare la democrazia italiana con idee e valori così netti e moralmente alti e con una partecipazione così grande di persone è davvero una novità nella società italiana”, ha spiegato Zingaretti.
“Naturalmente questo tentativo di rigenerazione delle istituzioni repubblicane, fondato sulla sobrietà sulla valorizzazione delle persone dà fastidio a chi pratica una cattiva politica o cavalca l’antipolitica”, ha proseguito il numero uno del Partito democratico.
“E’ nostro compito – ha concluso – al contrario il massimo rispetto per l’autonomia del movimento delle sardine e allo stesso tempo rispondere alla loro esigenza non solo di partecipare, ma di contare e incidere su grandi questioni che riguardano il futuro dell’Italia. Passo dopo passo si possono scrivere bellissime pagine repubblicane”.
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