Fratoianni: "I decreti sicurezza vanno cambiati, la pazienza ha un limite"
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Fratoianni: "I decreti sicurezza vanno cambiati, la pazienza ha un limite"

"Da settimane sono pronte le modifiche del governo? Lo dico alla ministra Lamorgese, al governo e alla maggioranza, la pazienza ha un limite, si agisca"

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5 Febbraio 2020 - 13.26


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“I decreti sicurezza hanno colpito ciò che funzionava, e multare chi salva le vite è uno schifo per un Paese civile.
Da settimane sono pronte le modifiche del governo? Lo dico alla ministra Lamorgese, al governo e alla maggioranza, la pazienza ha un limite, si agisca”.
“I decreti sicurezza hanno colpito ciò che funzionava, ci vuole davvero un acume particolare per intervenire come ha fatto Salvini su ciò che andava: lo Sprar, le piccole forme di accoglienza che favoriscono l’integrazione e che creano meno allarme tra i cittadini . Questi geni hanno depotenziato ciò che andava bene, non è che l’hanno fatto perchè ai leghisti conveniva e conviene che le cose non vadano postivamente e su questo poter costruire una campagna di propaganda per quattro voti in più? Ora bisogna ripristinare ciò che funzionava, ad esempio dai sistemi di accoglienza al circuito di protezione internazionale.”
Lo afferma Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu dai microfoni de La7 nel corso della trasmissione l’Aria che Tira.
“E poi le multe alle Ong – prosegue il parlamentare di Leu – ma possiamo pensare che in un Paese civile si possa multare coloro che salvano la vita delle persone in mare? Questo è uno schifo colossale, perchè multare chi salva una vita è uno schifo. Questa roba va cancellata”
“E poichè dal governo continuano a dire da settimane che le modifiche ai decreti sicurezza sono pronte, lo facciano ora, perchè siamo arrivati ben oltre il tempo limite. Ci si ponga il problema. Basta farlo fare alla magistratura, come è successo anche in questi giorni, chiedendo l’archiviazione per capomissione e comandante di Mediterranea o dissequestrando dopo 150 giorni la nave Mare Jonio
E’ una questione dirimente, – conclude Fratoianni – e lo dico alla ministra Lamorgese, al governo e alla maggioranza che lo sostiene: si cominci a ragionare con buonsenso e si agisca. Ora”

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