Migranti e adesso anche donne. Le ultime dichiarazioni di Salvini sull’interruzione di gravidanza hanno alimentato polemiche e spinto molti sovranisti ad attaccare le donne che si divertono ‘a gambe aperte’ (come volgarmente è stato scritto su molti social).
“La fine del trucismo dovrebbe comportare non soltanto una revisione della politica sull’immigrazione, ma uno stop alla propaganda sulla pelle di qualcuno: migranti, bambini, donne. L’ultima sulle interruzioni di gravidanza al Pronto soccorso, è l’ennesima bugia di Matteo Salvini”.
Lo ha detto la Sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, commentando le parole de leader leghista. “Le donne, italiane e immigrate – afferma Zampa – che hanno affrontato il dramma dell’aborto sanno che nella normalità l’interruzione di gravidanza, come detta la legge 194 del 1978 una legge di civiltà sulla quale non si torna indietro avviene soltanto dopo sette giorni dalla visita medica. Al Pronto soccorso si interviene, come dice la parola stessa, soltanto quando è a rischio la vita della donna. Ora Salvini dice che le sue parole sono state travisate – conclude – Bene, chieda scusa a tutte le donne, italiane e migranti e impari a fare politica sulla realtà e non sulle bugie costruite ad arte alla ricerca sempre di qualche voto in più”.
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