Decreti sicurezza, M5s frena: ok alle modifiche, ma non c'è ancora un'intesa
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Decreti sicurezza, M5s frena: ok alle modifiche, ma non c'è ancora un'intesa

Vito Crimi, leader temporaneo del M5s, ha dichiarato: "Tornare indietro vanificherebbe i positivi risultati ottenuti. Non possiamo avere preconcetti"

L'incontro a Palazzo Chigi
L'incontro a Palazzo Chigi
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18 Febbraio 2020 - 10.00


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Ci sono due filoni riguardanti le modifiche ai decreti sicurezza, in seno alla maggioranza di governo: uno sulla sicurezza e uno sull’immigrazione. E se la maggioranza sembra – finalmente – d’accordo sulla necessità di intervenire per modificarli, non si è ancora entrati nel merito della questione per mancanza di punti in comune. Questo quanto emerso dal primo tavolo a palazzo Chigi. 
Se da una parte Pd, Leu e Iv sono per un attacco aggressivo nei confronti dell’eredità di Salvini al Viminale, i M5s tendono a frenare, anche se le divisioni non mancano anche all’interno del Movimento stesso, con un’ala oltranzista capeggiata dal leader temporaneo Crimi (che ieri ha detto che ‘i decreti sicurezza sono un passo avanti’) e un’altra area più disposta al dialogo con gli alleati del Pd. 
Il M5s
“I dl sicurezza” ha detto Vito Crimi, “sono stati concepiti sulla scorta di una esigenza reale, per affrontare criticità a tutti evidenti e rispetto a cui il nostro Paese aveva bisogno di compiere passi in avanti e trovare soluzioni. Tornare indietro
vanificherebbe i positivi risultati ottenuti. Per questa ragione ritengo che si debba affrontare questo grande tema senza assumere posizioni preconcette, ma lavorando oggi in vista del prossimo futuro”
“Ciò che può essere migliorato, perfezionato, incontrerà il nostro pieno appoggio” conclude Crimi. 
Il Pd 
Da parte sua, il viceministro dell’Interno Matteo Mauri (Pd) ha dichiarato: “I decreti verranno modificati, si interverrà sui temi della sicurezza e dell’immigrazione. Il nostro obiettivo è offrire una politica più efficiente. Diamo un giudizio positivo dell’incontro – aggiunge – abbiamo fatto passi avanti e abbiamo condiviso alcuni obiettivi, valutando le questioni negative dei decreti e decidendo di intervenire.
Italia Viva
Abbiamo avviato un confronto per modificare radicalmente le parti che riguardano l’immigrazione, in particolare i due decreti sicurezza» commenta Gennaro Migliore, di Italia Viva. “Con Iv – aggiunge – abbiamo chiesto la revisione complessiva degli accordi sottoscritti con la Libia”. “Noi chiediamo che le multe alle ong vengano eliminate, chi salva vite umane non deve pagare multe. Mentre i trafficanti di esseri umani devono essere duramente repressi. 

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L’Intesa
I punti di contatto su cui si registrano passi avanti sono sicuramente la cancellazione della multa da un milione di euro alle navi che violano il divieto di ingresso in acque italiane, con un ritorno a multe tra i 10mila e i 50mila euro. Via anche la confisca della nave e si procederà a un ampliamento della tipologia dei permessi speciali per frenare la netta crescita del numero di regolari determinata dalla cancellazione della protezione umanitaria operata dal primo decreto Salvini; ok anche al ripristino della discrezionalità del magistrato chiamato a decidere la tenuità o meno dei reati di oltraggio, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. 

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