Sono cominciati gli attacchi a Elly Schlein, neoeletta vicepresidente dell’Emilia Romagna, che è stata oggetto di critiche da parte del consigliere regionale della Lega Matteo Rancan: “Era difficile iniziare peggio, ma la neo vicepresidente della Regione Elly Schlein ha comunque dimostrato di mettercela tutta e se questo è l’inizio c’è già da mettersi le mani nei capelli”.
Quale sarebbe il terribile peccato di Schlein? “Prima di tutto Schlein parla di una tematica che non è di competenza regionale, ma nazionale, e lei è vicepresidente dell’Emilia-Romagna, dove dovrebbe occuparsi dell’importante delega – al Welfare – che le è stata conferita. Così come è fuori luogo che la vicepresidente si occupi di sicurezza e immigrazione, con la manifesta volontà di voler smontare i decreti sicurezza e cancellare quanto di buono aveva fatto l’ex vicepremier Salvini”.
Dopodiché, sottolinea Rancan, “per la Lega le priorità per la nostra regione sono altre: il rilancio del mercato del lavoro (i dati pubblicati oggi dalla Cgil sulla cassa integrazione sono più che preoccupanti) ed il tema casa, visto e considerato che ci sono piu’ di 5.000 alloggi popolari vuoti, vuoti perché Bonaccini non ha mai trovato i soldi per metterli a posto”.
Insomma, “l’esordio della Schlein non è stato dei più felici – conclude il leghista – le esigenze degli emiliano-romagnoli sono altre rispetto allo ius culturae, e se questo è l’indirizzo della nuova giunta Bonaccini diciamo che così iniziamo molto male. Come Lega abbiamo idee diverse e ben precise, perché chi sceglie Lega fa una scelta: i servizi vanno dati prima alla nostra gente e poi, se avanza qualcosa, potremo occuparci anche del resto del mondo”.
In verità, Elly Schlein e la sua lista, Emilia Romagna Coraggiosa, hanno fatto del lavoro e del problema degli alloggi la loro priorità, come ha lei stessa sottolineato in un’intervista a Globalist.
Ma da bravo leghista, Rancan vede – e diffonde – solo le dichiarazioni che portano acqua al mulino della Lega. Tra cui, ovviamente, lo ius culturae, una legge fondamentale per l’integrazione e tema squisitamente di sinistra. Sinistra di cui Schlein fa parte, e non si riesce davvero a comprendere lo stupore dei leghisti se, anche a livello regionale, si portano avanti temi e battaglie vicini all’integrazione, lontane da quelle divisioni ‘la nostra gente’ e ‘il resto del mondo’.
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