Presidenzialismo o premierato che sia l’idea è la stessa: andare verso una forma leaderistica – che inevitabilmente è più carismatica e autoritaria . per straviolgere le regole della repubblica parlamentare, come prevista dalla Costituzione, che ai vari fautori del leader forte non piace.
“Sfiducia a Bonafede senza un accordo sulla prescrizione entro Pasqua? Credo proprio che andrà così”. E’ quanto dice Matteo Renzi in merito alle tensioni nella maggioranza. “Spero che ci sia buon senso. Se vogliono che ce ne andiamo dal governo bene. Ma ce lo devono dire. Hanno provato a sostituirci con i senatori responsabili, ma non ce l’hanno fatta”, aggiunge il leader di Italia Viva.
Renzi tuttavia nega che sfiduciando Bonafede possa cadere il governo. “No, perché?”, dice il leader di Italia viva citando il precedente di Mancino. “Sono un ottimista, spero prevalga il buonsenso”, aggiunge.
“Se governo cade, fino al 2021 non si vota” “Non butto la palla in tribuna perché quand’anche cadesse il governo non si può votare fino all’autunno, quando mai nella storia si è votato. E’ presumibile pensare che almeno fino al 2021 non si vota. Siccome non si può votare per un impedimento tecnico, dico che è il momento di guardarsi negli occhi e pensare prima agli italiani e poi ai partiti”.
“Hanno provato a buttarci fuori dal governo, hanno fallito” La maggioranza ha provato a “buttare fuori Iv, ma non c’è riuscita”, spiega Renzi a “Porta a porta”. “Hanno provato a raccogliere i senatori responsabili. Non c’è niente di male, finché siamo in una democrazia parlamentare se il presidente del Consiglio o qualche suo collaboratore dicono `togliamoci di torno Renzi perché non ci dice di sì, fanno bene a provarci. La prossima volta farebbero meglio a riuscirci”.
“Non morirò grillino, non diventiamo sesta stella” “Non è che diventiamo la sesta stella. Io non voglio morire grillino. Sono colpito dal modo in cui il Pd ha inseguito i grillini”, sottolinea Renzi.
“Arriva recessione, far ripartire le opere” “Occhio che arriva una recessione e allora i posti di lavoro saltano. Allora in un clima normale – continua ancora Renzi – forse Pd e Cinque stelle respingerebbero la proposta dei commissari per far ripartire le opere ma in questo clima straordinario dobbiamo finalmente sbloccare opere pubbliche per cui i soldi ci sono già. Sono già finanziate e se partono creano ricchezza e posti di lavoro”.
“Elezioni diretta del premier” E durante l’intervista Renzi lancia un appello a tutti i partiti: “Siccome non si può andare avanti così con le scene che abbiamo visto, fermi tutti: faccio un appello a tutte le forze politiche, a Zingaretti, Di Maio, Crimi, Conte, Leu, Salvini, Berlusconi, Meloni. Dico: portiamo il sistema del sindaco d’Italia a livello nazionale. Si vota una persona che sta lì cinque anni ed è responsabile. Per me la soluzione è l’elezione diretta del presidente del Consiglio”.
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