Augurò lo stupro a una giornalista: ecco il candidato sindaco della Lega a Merano
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Augurò lo stupro a una giornalista: ecco il candidato sindaco della Lega a Merano

Sergio Armanini, leghista 'duro e puro', nel 2014 disse della giornalista Silvia Fabbi: "Perché non la mandiamo in Nigeria? Magari al 100esimo stupro si sveglia"

Sergio Armanini
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5 Marzo 2020 - 17.34


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Oggi la Lega annuncia che a correre nella città di Merano, in Alto-Adige, sarà Sergio Armanini, leghista di lunga data che si mette in testa di correre contro Richard Stampfl di Svp (Südtiroler Volkspartei), che con la Lega governa la provincia autonoma di Trento e Bolzano. 
E chi sarà mai Armanini, il leghista ‘duro e puro’? Da sempre provocatore come piace ai vertici della Lega, due episodi gravano sul passato del candidato sindaco, che in qualsiasi consesso civile lo avrebbero escluso da ogni formazione politica, ma che per la Lega evidentemente diventano medaglie al valore. 
Nel 2014 Armanini commenta in questo modo un’intervista che una giornalista, Silvia Fabbi, aveva fatto a un giovane mussulmano: “Ma perché non le mettiamo un burka e la facciamo andare in Nigeria? Forse dopo il centesimo stupro si sveglierà…. ”. Inutile dire che contro Fabbi si era scatenata un’orda di sessisti con la bava alla bocca, fino a quando anche la Lega – dopo aver tergiversato quanto necessario – aveva dovuto dire basta. 
Poi ancora, questa volta in tempi più recenti: nel 2019 questo encomiabile signore aveva definito le morti che avvengono nel Mediterraneo come ‘una sfiga’: “Comunque salgono tutti sul barcone e, sfiga delle sfighe, alcuni di loro, dopo aver scampato la guerra, attraversato il deserto, subito anni di torture nei lager libici, affogano in mare a cento metri dalla Libia. Che sfiga. Ecco che però arrivano in Italia, dove ci sono i razzisti e i fascisti che non li vogliono mantenere, ma per fortuna una luce in fondo al tunnel: arriva quello intelligente del Pd che li guarda negli occhi e coglie le loro sofferenze”. 
Ecco insomma chi è il campione della Lega a Merano. Una scelta che arriva a pochi giorni dalla giornata della donna: quale candidato migliore di un sessista che augura lo stupro a una giornalista? 

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