Salvini torna padano: "Troppi al sud non hanno capito la gravità del virus"
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Salvini torna padano: "Troppi al sud non hanno capito la gravità del virus"

Il leader leghista non riesce a trattenere la voglia di propaganda: "Ancora adesso restano aperte troppe attività economiche non fondamentali"

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14 Marzo 2020 - 09.52


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Chissà se i sondaggi che mostrano un calo sempre crescente della Lega non lo abbiano convinto ad attenuare il suo finto nazionalismo e a bastonare i meridionali come faceva ai ‘bei tempi’ quando dava loro dei colerosi.
Perché ultimamente la Lega e Salvini non mancano di sottolineare quando sia bravo il nord e quanto, al contrario, al sud ci siano troppi problemi accentuali anche dalla gente
“La gente sta cominciando a capire, ma non in tutta Italia”, la gravità della situazione “dovrebbe essere capita soprattutto in certe città del Sud Italia. Se il virus non viene fermato o controllato e arriverà in alcune regioni del Sud, dove la sanità non ha strutture come in Lombardia o in Veneto, si rischia il disastro”. 
Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini ospite di Canale Italia.
Ha poi detto: “Ancora adesso restano aperte troppe attività economiche non fondamentali. I ferramenta, le profumerie, le tabaccherie o le lavanderie… io non capisco per quale ragionamento restano aperte. Poi ci sono tante fabbriche che continuano l’attività anche in settori non strategici per l’economia nazionale”.
E inoltre: “Ovviamente chiediamo al governo che chi è costretto a lavorare al servizio dei cittadini venga messo in sicurezza. Non è possibile che Polizia, agenti penitenziari o Vigili del fuoco senza mascherine o che negli ospedali manchino i camici”.
“Capisco i molti lavoratori e artigiani che dicono ‘ma lo Stato mi garantisce che finita l’emergenza sanitaria non perderò il lavoro o l’azienda? Ecco, è su questo che stiamo lavorando in Parlamento perché ci siano le garanzie sul blocco dei mutui, degli affitti, delle cartelle esattoriali o dei processi”, ha concluso Salvini.
Mascherine e camici garantite dallo Stato.


“Chi deve lavorare al servizio del prossimo deve essere messo in sicurezza: non è possibile che poliziotti, pompieri, donne e uomini che lavorano in carcere siano lasciati senza mascherina. Non è possibile che manchino i camici. Uno stato che si chiami stato deve essere in grado di garantirlo”. 
Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Canale Italia.

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