Conte e Azzolina: "Le scuole per ora non riapriranno"
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Conte e Azzolina: "Le scuole per ora non riapriranno"

Misure restrittive e scuole chiuse saranno prorogati. Appello del ministro Lamorgese: serve responsabilità

Conte e Azzolina
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19 Marzo 2020 - 08.18


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Le misure restrittive funzionano, e quando si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima. Pertanto, i provvedimenti del governo – dalla chiusura di molte attività a quello sulla scuola – non potranno che essere prorogati. L’annuncio è del premier Giuseppe Conte, che fa il punto dell’emergenza con il Corriere della Sera. Conte invita tutti al buon senso, poi fa sapere che si lavora ad un decreto per lo sblocco di investimenti pubblici per decine di miliardi e a un intervento a tutela delle aziende strategiche italiane.
La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha ribadito a SkyTg24 che “non è possibile dare un’altra data per l’apertura. Penso si andrà nella direzione che ha detto il presidente Conte di prorogare la data del 3 aprile ma in questi giorni invito tutti alla massima responsabilità”. Il tutto “dipende dall’evoluzione di questi giorni, dallo scenario epidemiologico. Riapriremo le scuole solo quando avremo la certezza di assoluta sicurezza”. Per quanto riguarda un possibile allungamento dell’anno didattico, “tutto dipende da come andrà la didattica a distanza perché se funzionerà non serve”. Infine, sugli esami di maturità la Ministra ha spiegato che “saranno seri, ma dovranno indubbiamente tenere in considerazione il momento difficilissimo che stanno passando i nostri studenti. A questo proposito prenderemo delle misure, ma sul contenuto delle stesse dipenderà da quanto resteranno ancora chiuse le scuole. Stiamo pensando a diversi scenari possibili”.

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Appello della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, dalle colonne di Repubblica perché ciascuno diventi controllore di se stesso in questi giorni di emergenza coronavirus, anche per evitare eventuali ulteriori restrizioni. Sono giorni cruciali, spiega Lamorgese, e tutti si devono impegnare perché l’emergenza possa essere superata. Quindi, utilizzare consapevolmente quegli spazi di movimento che ora sono consentiti, ed evitare stili di vita superficiali e disinvolti: uscire di casa soltanto se strettamente necessario.

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