“Ci fa capire come in questo momento chiunque di noi possa essere colpito, come anche una persona sana e in salute a noi vicina possa scomparire”: così ad Annarita Incerti dell’Agi racconta il sindaco di San Giorgio di Piano,nel Bolognese, Paolo Crescimbeni, uno degli amici di infanzia di Marcello Natali, 57 anni, segretario della Federazione italiana dei medici di famiglia di Lodi.
Marcello è morto mercoledì, aveva contratto il coronavirus con tutta probabilità visitando: era medico di famiglia a Codogno, ma era nato e cresciuto qui, a San Giorgio, dove il papà Mario ero uno dei medici storici del ‘paese’, oggi 9000 abitanti a circa 25 chilometri da Medicina, già dichiarata ‘zona rossa’ per il coronavirus.
Marcello non aveva patologie pregresse: è stato prima ricoverato a Cremona, poi, con l’aggravarsi del quadro clinico era stato trasferito a Milano. Al sindaco di San Giorgio la notizia del ricovero era arrivata invece solo domenica da un amico comune. Marcello se n’era andato ormai tanti anni fa dal ‘paese’, “ma – racconta il sindaco – qualche volta veniva, i figli studiavano a Bologna, facevamo le cene assieme, quello del ’63 è ancora un gruppo molto unito”.
Poi la voce al telefono che dice: “Marcello è stato ricoverato in ospedale” e poi ancora “Sai, sembra sia una cosa seria”.
Oggi tutto il paese sembra in lutto, la notizia vola sui social, sulla pagina del sito del comune c’è il volto sorridente di quel giovane amico.
“L’Amministrazione comunale si unisce al cordoglio di tutti i sangiorgesi per la scomparsa del dottor Marcello Natali, nostro ex concittadino e segretario della Federazione dei Medici di Medicina generale della provincia di Lodi.
Figlio del dottor Mario Natali – storico medico di famiglia e Consigliere comunale di San Giorgio – da molti anni Marcello viveva con la sua famiglia a Caselle Landi, nel Lodigiano, ed esercitava la professione a Codogno. Come riporta il Corriere della Sera, è stato fra i primi medici in Italia a fronteggiare con coraggio il virus Covid-19, continuando a lavorare nel suo ambulatorio finché ha potuto.
Nel ricordo di Marcello Natali, la nostra comunità è unita nel dolore a quella di Caselle Landi, con un motivo in più per richiamarci alla responsabilità e al rispetto delle misure per contrastare la diffusione del Coronavirus, in difesa della salute di tutti. Un ringraziamento sentito va a medici, infermieri, ricercatori, forze dell’ordine e volontari, alacremente impegnati in questi giorni di emergenza”.
“Il mio ricordo di Marcello? – conclude il sindaco – Era un giovane socievole e sorridente, un medico appassionato e attento ai suoi pazienti, proprio come suo padre Mario e gli altri due medici di base che vengono ricordati come le figure ‘chiave’ del paese”.
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