"Fermiamo tutto e subito ma davvero", il grido disperato della provincia di Bergamo
Top

"Fermiamo tutto e subito ma davvero", il grido disperato della provincia di Bergamo

È questo il messaggio che il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il presidente della Provincia di Bergamo (in rappresentanza dei 243 sindaci della zona) Gianfranco Gafforelli.

Bergamo
Bergamo
Preroll

globalist Modifica articolo

21 Marzo 2020 - 15.43


ATF

“Fermiamoci davvero”. È questo il messaggio che il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il presidente della Provincia di Bergamo (in rappresentanza dei 243 sindaci della zona) Gianfranco Gafforelli, e i rappresentanti bergamaschi di tutti i partiti hanno mandato a Conte e Fontana. Una lettera-appello per chiedere un intervento “maggiormente coercitivo”.

La provincia è tra le più colpite dalla diffusione dell’epidemia. 

“Facciamo convintamente nostra la nota trasmessa dalle Comunita’ Montane Val di Scalve e Valle Seriana, tra le piu’ colpite d’Italia, relativa alla richiesta di azioni forti, chiare e nette per contrastare il drammatico diffondersi del contagio da Covid-19 – hanno scritto i politici bergamaschi -. La situazione che si vive nell’intera regione Lombardia assume ormai i connotati dalla tragedia e questo e’ ancor più evidente purtroppo nella nostra provincia di Bergamo che in questi giorni sta vedendo morire tanti uomini e donne e cancellare intere generazioni, senza nemmeno poter dare un degno saluto”. Di più. “Ora si vuole rimarcare la necessità condivisa e trasversale di una effettiva presa di coscienza della drammaticità del momento anche per chi non vive questa Provincia – hanno proseguito -. Chiediamo, auspichiamo e sollecitiamo quindi un intervento maggiormente coercitivo che imponga nuove restrizioni: con i dati che tutti conosciamo non e’ pensabile che ancora oggi ci si debba basare sul buon senso dei cittadini chiamati a rispettare regole soggette alle più varie interpretazioni”. Quindi la richiesta di chiusura totale.

“Siamo consapevoli dell’importante presenza di attività produttive in Regione Lombardia che grande e operosa hanno fatto la nostra terra, e siamo consapevoli che maggiori restrizioni potrebbero comportare gravi conseguenze economiche, ma al momento tutto questo appare necessario per salvare delle vite e per tutelare il valore primario della salute che non può che precedere quello pur sacrosanto del mercato economico”, hanno evidenziato.

E ancora: “Al momento riteniamo che l’adozione di coraggiosi nuovi provvedimenti restrittivi possa rappresentare l’unica ed auspicabile soluzione per una tragedia che sembra oggi, che i contagi aumentano inesorabili, non avere fine. I movimenti sul territorio sono ancora troppi, e molti inesorabilmente costituiscono un vettore per questo virus. E’ arrivato il momento di fermarci, ma per davvero. In rappresentanza di tutti i 243 comuni della Provincia e con l’adesione convinta del Presidente della Provincia chiediamo dunque un intervento restrittivo e doveroso, che potrà aiutare a vincere questa guerra”.

Native

Articoli correlati