Davanti alla strage delle case di riposo, sarebbe il minimo aspettarsi se non ammissione di colpa quantomeno delle scuse da parte di chi era a capo della Regione Lombardia. Ma nonostante le inchieste, Attilio Fontana non solo non ha intenzione di ammettere nulla, ma rivendica addirittura il suo operato: “Sulle Rsa non credo di aver sbagliato” ha detto Fontana, che ha continuato: “Per quanto riguarda la delibera che consentiva di trasferire nelle Rsa alcuni malati Covid che stavano uscendo dagli ospedali, noi abbiamo posto delle condizioni assolutamente rigorose. Tanto è vero che solo 15 su 705 Rsa che ci sono in Lombardia hanno aderito a questa proposta”.
“Nonostante la Lombardia viva ancora nell’emergenza della fase 1, il presidente Fontana non pare particolarmente impegnato nella ricerca del cambiamento necessario. Semmai, sembra occuparsi sempre di più della propria comunicazione. Se nelle precedenti settimane, infatti, il Presidente scaricava sul Governo tutto quello che non funzionava qui, ora, dopo l’arrivo a Palazzo Lombardia degli uomini dello staff di Salvini, si occupa addirittura di attacchi mirati rivolti a chiunque abbia un pensiero diverso. Come oggi, quando sui suoi social è comparsa l’invettiva contro presunti avversari politici colpevoli ‘di infangare la nostra terra’” scrive il segretario regionale lombardo del Pd, Vinicio Peluffo.
“Consigliamo a Fontana – prosegue Peluffo – di smettere con la caccia alle streghe, che notoriamente nella storia non ha mai portato a nulla di sensato, e di applicarsi sulle azioni da intraprendere nelle prossime settimane, per evitare altre delibere sbagliate come quella delle Rsa o altri vuoti decisionali come la non chiusura di Alzano”.
“Sulle responsabilità politiche e amministrative della disastrosa gestione dell’emergenza sanitaria si occuperà di qui a breve la Commissione regionale d’inchiesta, presentata dalle opposizioni. Nel frattempo – ha concluso il segretario dem – registriamo che non siamo gli unici stanchi degli slogan leghisti: oggi in Consiglio Regionale non tutta la maggioranza ha sottoscritto l`ordine del giorno sull’autonomia, atto evidentemente presentato solo per inasprire una volta di più lo scontro col Governo”.
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