Lo aveva già fatto l’anno scorso, quando aveva detto che anziché festeggiare il 25 aprile, la Festa più importante della nostra Repubblica, preferiva celebrare le vittime della mafia. Salvini, nonostante la pandemia, ripete lo stesso bislacco paragone, come se suggerisse che ai partigiani non importasse dei mafiosi.
“La libertà è il valore fondamentale che ci hanno lasciato i nostri genitori, i nostri nonni, e non può essere rimessa in discussione da parte di qualcuno nel nome del virus” ha detto Salvini, che continua: “Le vittime di mafia si staranno rivoltando nella tomba alla notizia dell’uscita di carcere dal carcere alcuni capi”.
“È chiaro che sarà un 25 aprile particolare, come sarà un primo maggio particolare ,ma come sono tutte le giornate” in questa crisi.
“Vorrei – sottolinea – che qualcuno al ministero della Giustizia abbia il buon gusto di ritirare una circolare, grazie alla quale mafiosi stanno uscendo e rischiano di uscire in maniera massiccia dalle carceri italiane, perché la libertà conquistata dai nostri nonni”, aggiunge riferendosi alla Liberazione, “non è in vendita, non basta cantare ‘Bella ciao’ sul balcone Il 25 Aprile per dirsi italiani”.
“Ecco mentre qualcuno canta ‘Bella ciao’ ti escono tre camorristi di galera, cantare di meno e lavorare di più magari a qualcuno potrebbe essere utile”.
“Mi auguro – conclude – che il 25 aprile coincida con una giornata di libertà, di libertà vera, tutelando la salute di tutti”.
Salvini insulta di nuovo il 25 aprile: "Cantate meno 'Bella Ciao' e lavorate di più"
Il leader della Lega: "Mentre qualcuno canta 'Bella ciao' ti escono tre camorristi di galera, cantare di meno e lavorare di più magari a qualcuno potrebbe essere utile".
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22 Aprile 2020 - 14.35
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