Nelle prossime ore, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncerà le tappe della ripresa delle attività produttive, in base alle indicazioni fornite dalla task force guidata da Vincenzo Colao, oltre a quelle del Comitato Tecnico Scientifico e degli enti locali. Si lavora a uno schema di graduale ripartenza con 4 lunedì consecutivi scelti dal Governo per scaglionare le varie riaperture: il 27 aprile, il 4 maggio, l′11 maggio ed il 18 maggio.
Lo schema del decreto del presidente del Consiglio viene descritto oggi da Corriere della Sera e Sole 24 Ore. Tempistiche che sono strettamente condizionate all’andamento della curva del contagio, che sarà tenuta sotto osservazione dal Governo.
27 aprile
Le prime riaperture potrebbero esserci già il prossimo lunedì, e riguarderebbero dei settori che, in base alle tabelle Istat, corrono meno rischio di contagio all’interno degli stabilimento. Si parla, ad esempio, dei settori dell’automotive, della moda, la componentistica e le fabbriche che costruiscono macchinari per agricoltura e silvicoltura. Per questa data è ancora aperto il dibattito con i sindacati, che chiedono garanzie sulle condizioni di sicurezza per i lavoratori. Eventuali deroghe verranno stabilite dal Mise e dal Ministero dell’Economia.
4 maggio
Questa è la data prevista per la ripresa di attività con indici di rischio basso. Che non va considerato un “liberi tutti”, come ha spiegato nella conferenza stampa di ieri il professor Franco Locatelli. Le attività che dovrebbero ripartire, salvo cambiamenti, sono: costruzioni, settore manifatturiero e tessile, commercio all’ingrosso, laboratori ed attività di ricerca. Ripartiranno anche Lotto e Superenalotto. È previsto un primo allentamento delle limitazioni agli spostamenti: stop all’autocertificazione per gli spostamenti nel Comune, e verranno consentiti gli spostamenti nei comuni della stessa Regione, mentre rimane il divieto di movimento in Regioni diverse. Inoltre, partiranno le sperimentazioni di nuove regole per l’uso dei mezzi pubblici, con ingressi contingentati e tariffe diverse in base all’orario.
11 maggio
È la data che dovrebbe dare il via alla riapertura del commercio al dettaglio, ma anche i parrucchieri e centri estetici, che potranno far entrare le persone in rapporto uno ad uno. Le attività dovranno garantire la possibilità di distanziamento sociale e l’uso delle protezioni individuali. Alcune attività, come i negozi di abbigliamento, avranno l’obbligo di sanificazione dei prodotti.
18 maggio
Ristoranti e bar saranno gli ultimi a riaprire, con limitazioni per gli ingressi e regole specifiche per evitare gli assembramenti: un metro di distanza dal bancone, due metri tra un tavolo e l’altro, mascherine e guanti per il personale. Se il contesto epidemiologico lo permetterà, verrà dato il via libera per lo spostamento in altre regioni.
Altre attività
Per quanto riguarda le attività culturali come cinema, teatri e concerti non è ancora prevista una data specifica. Gli unici che potrebbero fare eccezione sono i cinema all’aperto.
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