“Ho visto molti più atteggiamenti consapevoli che irresponsabili. Ieri tornando a casa dall’ ospedale ho visto tante persone con la mascherina e pochissime senza. Fuori dai negozi c’ erano code ordinate, dove si rispettava la distanza di un metro. Stiamo avendo una dimostrazione di maturità dal popolo italiano, non è banale”.
In un’intervista a “Repubblica”, il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, spiega che mascherine e distanziamento sono già entrati nelle nostre abitudini. “Sì, ormai sono un riflesso condizionato. Chi esce di casa senza mascherina se ne rende conto subito. Abbiamo imparato la lezione soprattutto perché ha comportato un carico di dolore per tutti noi. Anche chi non è stato toccato personalmente dalla tragedia di una perdita, ha visto le immagini e letto le storie. Questo ha fatto aumentare la sensibilità al rispetto oltre che di sé stessi anche e degli altri. E ora queste misure non farmacologiche di prevenzione sono imprescindibili”.
“I mesi freddi non aiutano con i virus respiratori, e poi ci sarà anche il fattore confondente dell’ influenza – sottolinea Locatelli – Per questo è possibile che ci sia questa seconda ondata. Ma potrebbe anche essere di dimensioni assai più modeste perché la affronteremo con mascherine e distanziamento, armi che non avevamo all’ inizio dell’ epidemia di febbraio. Dobbiamo essere responsabili e molto dipende anche dai ritorni che avremo rispetto a politiche di riapertura di determinate attività produttive”.